Dalla Chiesa
stampa

Piazza San Pietro

Papa Francesco all'udienza: “Il Medio Oriente non ha bisogno di guerra, ma di pace. Molto preoccupato per assedio totale a Gaza”

Il Pontefice parlando della santa sudanese Giuseppina Bakhita: “Quando entriamo nella logica della lotta, della divisione tra noi, perdiamo umanità”

(Foto Vatican Media/SIR)

Santa Giuseppina Bakhita, “è stata capace di perdonare sempre: anzi, la sua vita è diventata una parabola esistenziale del perdono”. Lo ha detto il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi in piazza San Pietro, dedicata alla santa sudanese che fu schiava di otto padroni diversi. “Perdonare perché noi saremo perdonati”, ha proseguito a braccio: “Non dimenticare questo: il perdono, che è la carezza di Dio a tutti noi. Il perdono l’ha resa libera. Il perdono prima ricevuto attraverso l’amore misericordioso di Dio, e poi il perdono dato l’ha resa una donna libera, gioiosa, capace di amare”.

“Bakhita ha potuto vivere il servizio non come una schiavitù, ma come espressione del dono libero di sé”, ha osservato Francesco: “Questo è molto importante: fatta serva forzatamente, è stata venduta come schiava, ha poi scelto liberamente di farsi serva, di portare sulle sue spalle i fardelli degli altri. Santa Giuseppina Bakhita, con il suo esempio, ci indica la via per essere finalmente liberi dalle nostre schiavitù e paure”, ha affermato il Papa: “Ci aiuta a smascherare le nostre ipocrisie e i nostri egoismi, a superare risentimenti e conflittualità. Ci incoraggia a riconciliarci con noi stessi e trovare pace nelle nostre famiglie e comunità. E ci incoraggia sempre. Il perdono non toglie nulla ma aggiunge dignità alla persona, fa levare lo sguardo da se stessi verso gli altri, per vederli sì fragili quanto noi, ma sempre fratelli e sorelle nel Signore”, ha concluso Francesco: “Il perdono è sorgente di uno zelo che si fa misericordia e chiama a una santità umile e gioiosa, come quella di santa Bakhita”.

“Continuo a seguire con dolore e apprensione quanto sta succedendo in Israele e Palestina”, ha detto il Papa, al termine dell’udienza di oggi, durante i saluti ai fedeli di lingua italiana. “Tante persone sono state uccise, altre sono state ferite”, ha proseguito Francesco: “Prego per quelle famiglie che hanno visto trasformare un giorno di festa in un giorno di lutto e chiedo che gli ostaggi vengano subito rilasciati”.

“È diritto di chi è attaccato difendersi - ha argomentato il Papa - ma sono molto preoccupato per l’assedio totale in cui vivono i palestinesi a Gaza, dove pure ci sono state molte vittime innocenti. Il terrorismo e gli estremismi non aiutano a raggiungere una soluzione al conflitto tra israeliani e palestinesi ma alimentano l’odio, la violenza, la vendetta e fanno solo soffrire gli uni e gli altri. Il Medio Oriente non ha bisogno di guerra, ma di pace, di una pace costruita sulla giustizia, sul dialogo e sul coraggio della fraternità”.

Fonte: Sir
Tutti i diritti riservati
Papa Francesco all'udienza: “Il Medio Oriente non ha bisogno di guerra, ma di pace. Molto preoccupato per assedio totale a Gaza”
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento