Papa Francesco si iscrive online alla Gmg di Panamá 2019
Al termine dell'Angelus di ieri papa Francesco si è iscritto per primo online alla Giornata mondiale della gioventù. Il 23 febbraio preghiera e digiuno per il Congo
Un “clic” sul tablet, e il Papa è l’iscritto numero uno della prossima Giornata mondiale della gioventù, in programma a Panamá nel gennaio 2019.
È successo al termine dell’Angelus di ieri, domenica 11 febbraio. “Oggi si aprono le iscrizioni alla Giornata mondiale della gioventù”, le parole di Francesco: “Anch’io, alla presenza di due giovani, adesso mi iscrivo tramite internet. Ecco, mi sono iscritto come pellegrino alla Giornata mondiale della gioventù”. “Dobbiamo prepararci!”, ha esclamato il Papa, invitando “tutti i giovani del mondo a vivere con fede e con entusiasmo questo evento di grazia e di fraternità sia recandosi a Panamá, sia partecipando nelle proprie comunità”.
Poi l’accenno al capodanno lunare, che il 15 febbraio, nell’Estremo Oriente e in varie parti del mondo, “milioni di uomini e donne celebreranno”: “Invio il mio cordiale saluto a tutte le loro famiglie, con l’augurio che in esse si vivano sempre di più la solidarietà, la fraternità e il desiderio di bene, contribuendo a creare una società in cui ogni persona viene accolta, protetta, promossa e integrata”, ha detto Francesco, esortando “a pregare per il dono della pace, tesoro prezioso da perseguire con compassione, lungimiranza e coraggio”.
Salutando, infine, la comunità congolese di Roma, il Papa si è associato “alla sua preghiera per la pace nella Repubblica Democratica del Congo”, ricordando che “questa intenzione sarà particolarmente presente nella Giornata di preghiera e digiuno che ho indetto per il 23 febbraio”. Poi il grazie ai gruppi del dopo-cresima, della professione e del catechismo provenienti dalle parrocchie e, nella Giornata mondiale a loro dedicata, “un particolare pensiero ai malati che, in ogni parte del mondo, oltre alla mancanza della salute, soffrono spesso la solitudine e l’emarginazione”, affinché possano contare su “una adeguata assistenza sanitaria” e su una “carità fraterna che sa farsi attenzione concreta e solidale”.
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