Viaggio apostolico
Papa in Congo, ai giovani: “Non lasciarsi imbrigliare nei lacci della corruzione”
Il Pontefice: “Se qualcuno ti allungherà una busta, non cadere nella trappola, non lasciarti inghiottire dalla palude del male”

“Il cristiano non può che essere onesto, altrimenti tradisce la sua identità”. Lo ha detto il Papa, che incontrando i giovani e i catechisti nello Stadio dei martiri di Kinshasa, oggi in Congo, li ha esortati a “non lasciarsi imbrigliare nei lacci della corruzione”.
“Imparate bene queste due parole: onestà e il suo contrario, corruzione”, ha aggiunto a braccio. “C’è gente brava, intelligente, ma è corrotta: una persona corrotta è onesta o non onesta?”, ha chiesto ai giovani. “Pas de corruption!”, ha detto poi Francesco in francese, esortando i giovani a ripeterlo con lui. E la marea di giovani è esplosa in un canto. “Mi piace questo canto, siete bravi!”, l’omaggio del Papa, che sovrastato dalle voci gioiose non riusciva a continuare a parlare, tanto che lo speaker sul palco ha dovuto chiedere il silenzio.
“Mi viene in mente la testimonianza di un giovane come voi, Floribert Bwana Chui”, ha raccontato Francesco: “quindici anni fa, a soli ventisei anni, venne ucciso a Goma per aver bloccato il passaggio di generi alimentari deteriorati, che avrebbero danneggiato la salute della gente. Poteva lasciare andare, non lo avrebbero scoperto e ci avrebbe pure guadagnato. Ma, in quanto cristiano, pregò, pensò agli altri e scelse di essere onesto, dicendo no alla sporcizia della corruzione. “Se qualcuno ti allungherà una busta, ti prometterà favori e ricchezze, non cadere nella trappola, non farti ingannare, non lasciarti inghiottire dalla palude del male. Non lasciarti vincere dal male, vinci il male con il bene”.
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