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Pastorale sociale

Trasmettere la fede per saper stare da cristiani nel mondo

Tre incontri-testimonianze promossi da Caritas e Pastorale sociale e del lavoro. L’arcivescovo di Modena-Nonantola Erio Castellucci aprirà il seminario di studio, lunedì 14 ottobre alle 21 in Seminario a Cesena con “Trasmettere una fede che sa stare al mondo”.

Trasmettere la fede per saper stare da cristiani nel mondo

Trasmettere, educare e comunicare la fede, ci ricorda il vescovo Douglas negli Orientamenti pastorali dal titolo “Fissare lo sguardo su Gesù per trasmettere la vita buona del Vangelo”, sono tre modalità per vivere la missione della Chiesa di annunciare il Vangelo. E siccome non ci può essere annuncio del Vangelo senza vita cristiana, parte integrante dell’evangelizzazione sono l’attenzione ai poveri, le opere di carità e di solidarietà.

“Il Kerigma possiede un contenuto ineludibilmente sociale” afferma papa Francesco nell’Evangelii gaudium. “Come viviamo questa dimensione sociale della fede nella nostra parrocchia?”. È una domanda fondamentale che il nostro vescovo ci pone nel percorso pastorale di quest’anno.

Per cercare di rispondere in maniera più consapevole, l’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro e la Caritas diocesana hanno organizzato un ciclo di incontri che si svolgerà nelle prossime settimane presso il teatro del Seminario (via del Seminario, 85, Cesena). Filo conduttore delle serate sarà la trasmissione della fede.

Monsignor Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola e presidente della Commissione Cei per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi, lunedì 14 ottobre alle 21 aprirà i seminari guidandoci con la riflessione “Trasmettere una fede che sa stare al mondo” per evidenziare quanto la dimensione sociale sia centrale nella trasmissione della fede. Una fede autentica, ci ricorda il Santo Padre sempre in Evangelii gaudium, non è mai comoda e individualista, ma implica sempre un profondo desiderio di cambiare il mondo, di lasciare qualcosa di migliore dopo il nostro passaggio sulla terra.

Daniele Severi della Comunità Papa Giovanni XXIII lunedì 21 ottobre alle 21 porterà la sua testimonianza illustrando l’esperienza del “Villaggio della gioia” di Villafranca di Forlì, nato da un’idea di don Oreste Benzi per cercare di aiutare i minori in difficoltà, ma soprattutto le loro famiglie, nella consapevolezza di quanto la famiglia sia la cellula fondamentale della società e la pietra angolare dello sviluppo sociale. Titolo della serata è “Trasmettere una fede che sa amare”.

Il ciclo di incontri si concluderà lunedì 28 ottobre alle 21 quando il professor Brunetto Salvarani, docente di Teologia della missione e del dialogo, interverrà sul tema “Trasmettere una fede che sa dialogare”. Fissare lo sguardo su Gesù, assumere il volto di Cristo per diventare capaci di costruire relazioni nella Chiesa e nella società, per essere capaci dialogare con ogni forma di pensiero e di cultura, mantenendo al tempo stesso la propria identità.

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