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La lettera: "È ora di ridire con forza che grazie alla scuola paritaria lo Stato risparmia tantissimo"

"Non va dimenticato - scrive il lettore Gianfranco Vanzini - anzi è bene ricordarlo e sottolinearlo, che tutti i genitori che hanno mandato i loro figli  alle scuole paritarie, hanno fatto risparmiare alle casse dello Stato  oltre sei miliardi di euro  (12.000 miliardi di vecchie lire) ogni anno, in 70 anni oltre 400 miliardi di euro (non mi sembra poco). Non si tratta di autocelebrazione. Si tratta di verità e la verità va sempre proclamata in ogni occasione"

La lettera: "È ora di ridire con forza che grazie alla scuola paritaria lo Stato risparmia tantissimo"

Caro direttore, dopo oltre 70 anni dalla sua entrata in vigore, qualcuno non ha ancora ben capito che cosa dice la Costituzione Italiana a proposito della parità scolastica. Ci si ostina, quasi sempre, a citare solo l’art. 33 dandone, fra l’altro, una interpretazione restrittiva e sbagliata.

     Leggiamo  gli articoli che la Costituzione dedica al tema in oggetto senza pregiudizi ideologici.

Art.3  -  "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge...

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana...”

    

     È fuori discussione che la Scuola sia un ambito privilegiato ed indispensabile per il pieno sviluppo della persona umana, e allora occorre che TUTTI possano accedervi liberamente e alle stesse condizioni.

Art.29  - "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio."

Art.30  - "È dovere e diritto dei genitori" (cioè della famiglia) "mantenere, istruire ed educare i figli..."

Art.31  - "La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose"

    

     Abbiamo appena letto che fra i compiti della famiglia c'è quello di istruire ed educare i figli e che lo Stato è impegnato ad agevolare, anche con misure economiche, l'adempimento di questo dovere/diritto dei genitori. Da questo deriva che:

AIUTARE LE FAMIGLIE A ISTRUIRE ED EDUCARE I PROPRI FIGLI È UN DOVERE PER LA REPUBBLICA 

     Andiamo avanti e arriviamo al tanto discusso art. 33, quello dei "senza oneri per lo stato", sul quale tanto è stato detto e scritto, spesso a sproposito.

Art.33  - "L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento....

Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione, senza oneri per lo stato...". Non mi risulta che enti, istituzioni o privati abbiano mai chiesto contributi per istituire delle scuole, se lo avessero fatto è giusto non avere dato alcun contributo.

     Dalla lettura dei cinque articoli suindicati, che vanno letti insieme e non separati derivano, invece, alcuni principi molto chiari che dovrebbero portare a convincimenti e comportamenti altrettanto chiari e inequivocabili.

1) È diritto-dovere dei genitori educare ed  istruire i propri figli

2) È dovere dello Stato: 

…a) rendere uguali i cittadini tra di loro,

…b) aiutare quegli stessi cittadini ad adempiere i propri doveri, compreso quello di istruire ed educare i propri figli

     Per assolvere questi doveri lo Stato:

…a) ha istituito il Sistema di  Istruzione Nazionale,  pubblico e aperto a tutti, e ne sostiene i relativi  costi; più o meno  7/8 mila euro all’anno per ogni alunno.

…b) concede contributi, a vario titolo e modo, per facilitare l'accesso degli studenti alla istruzione.

Questi concetti sono espressi chiaramente nella Costituzione, basta leggerla senza pregiudizi ideologici.

     In un paese libero e democratico, può succedere, come in effetti è successo, che qualche cittadino anziché servirsi della scuola che lo Stato gli offre, desideri, per mille motivi, ovviamente legittimi, istituire una propria scuola, una tipica  SCUOLA PARITARIA, che va a fare parte e ad integrare il Sistema di Istruzione  Nazionale come ha correttamente regolamentato.

la legge 10 marzo 2000 n. 62 del Ministro Luigi Berlinguer.

 

     In questo caso i genitori, titolari del diritto-dovere di istruire ed educare i loro figli, hanno la possibilità di scegliere se:

a) mandare i propri figli alla Scuola  statale, gestita e pagata dallo Stato, oppure

b) mandarli in una Scuola  paritaria  gestita da qualcun altro (Ente privato, religioso, ecc.).

     Qui, però, nasce il problema perché:

..a) la scuola pubblica è gratuita (perché è lo Stato che ne sopporta i costi);

..b) la scuola paritaria è a pagamento (perché lo Stato interviene solo in minima parte) per cui i genitori che la scelgono per i loro figli devono pagare una retta mensile.  

È evidente che le due situazioni sono molto diverse tra loro.

     Nel primo caso è lo Stato (cioè tutti noi attraverso le tasse ) che paga i costi della scuola statale. Nel secondo caso invece, sono quei genitori che, scegliendo per i loro figli una scuola paritaria devono pagare una retta, pur avendo già contribuito a pagare i costi della scuola statale, che non utilizzano. In sintesi pagano due volte, contro ogni logica a e buon senso.

   Se tutto quello che abbiamo appena tratto dalla nostra Costituzione:  Art. 3, 29, 30, 31, 33, viene letto con la dovuta onestà intellettuale si evince chiaramente che lo Stato per rispettare, sia lo spirito che il dettato costituzionale, non solo può, ma deve predisporre un sistema di provvidenze per rendere le due situazioni uguali o almeno molto simili tra loro.

Vediamo come si potrebbe fare.

Il  sistema più semplice, ed efficace, per raggiungere questo risultato, è l'istituzione di un Buono scuola a favore dei genitori degli alunni delle scuole paritarie. Che non contrasta affatto con i principi costituzionali, anzi li applica.

Lo Stato, le Regioni, i Comuni, inoltre, sono ovviamente liberi di scegliere il sistema che ritengono più opportuno  purchè si  ottenga lo stesso risultato. Il sistema delle convenzioni, per esempio, se studiato bene, può funzionare ottimamente.

Lasciamo libera la fantasia di tutti, quello che è certo è che qualcosa bisogna  fare se si vuole cercare di rendere i cittadini un po’ più uguali tra loro. (Fra chi paga una volta e chi paga due volte).

     Da ultimo, non va dimenticato, anzi è bene ricordarlo e sottolinearlo, che tutti i genitori che hanno mandato i loro figli  alle scuole paritarie, hanno fatto risparmiare alle casse dello Stato  oltre sei miliardi di euro  (12.000 miliardi di vecchie lire) ogni anno, in 70 anni oltre 400 miliardi di euro (non mi sembra poco). 

E questo, poiché la gente si ostina a non voler capire, va detto, ridetto ed evidenziato, ogni volta che se ne presenta l’occasione. Non si tratta di autocelebrazione. Si tratta di verità e la verità va sempre proclamata in ogni occasione.

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