posta in redazione
La manutenzione degli affetti, due parole all'apparenza opposte. La riflessione
"In questi giorni segnati da dipartite arrivate dai mondi più vari, da quello dei migranti a quello di uomini di politica o di cultura, mi sono imbattuta in una frase del professor Romano Prodi, relativa alla perdita della cara moglie Flavia", scrive l'amica lettrice Floriana Tappi
Caro direttore, in questi giorni segnati da dipartite arrivate dai mondi più vari, da quello dei migranti a quello di uomini di politica o di cultura, mi sono imbattuta in una frase del professor Romano Prodi, relativa alla perdita della cara moglie Flavia.
È stato scritto tanto di questa coppia così operativa, quanto silenziosa... Alla domanda sul loro amore durato 54 anni, il professore ha esclamato “Il segreto è la manutenzione degli affetti, perché nella vita ci sono sempre difficoltà e inconvenienti, ma se c’è l’affetto si supera tutto”.
L’accostamento di queste due parole apparentemente opposte, da una parte la manutenzione molto tecnica e pratica, dall’altra gli affetti molto interiori e profondi, mi ha fatto riflettere su come l’amore sia impastato costantemente di corpo e di anima, di esteriorità e di interiorità, del fare e del non fare: questo non è mai da dimenticare per mantenerlo in buona salute. Nel campo delle relazioni, la manutenzione non la si fa una tantum o quando si rompe qualcosa, ma nella quotidianità ha il suo esercizio. Questo ce lo insegnano tutte le coppie.
Ce lo dicono le coppie che domenica scorsa hanno celebrato in Duomo i 25, 50, 60 e perfino 70 anni di vita insieme. Certamente anche per queste ci saranno state difficoltà...Conosciamo le fatiche delle coppie, le nostre fatiche e resistenze, la stanchezza della routine e tanto altro...e allora come fare per vivere l’unità nella coppia? “Libertà, totalità, gratuità” sono le tre parole indicate dal vescovo nell’omelia di quella giornata. Allora, dal giorno in cui decidi di stare con una persona, non sarai più solo anche se l’altro non c’è più, perché l’altro ti appartiene, anzi ti è consegnato, in un movimento di bene reciproco e di gratuità donata che alla fine ti rende felice, in pace e disposto a dire “Vale proprio la pena condividere la vita!”.
Floriana Tappi - Cesena
Cara Floriana, prima di tutto ti chiedo scusa perché nell'edizione cartacea è rimasto il titolo prima dell'inizio della lettera. Spero che i lettori abbiamo compreso l'errore di trascrizione.
In secondo luogo, desidero ringraziarti per la tua testimonianza e per ciò che hai desiderato condividere con quanti seguono il nostro giornale nelle tre edizioni (Faenza, Ravenna e Cesena) e in favore di quanti lo leggono anche su questo sito online. Vale davvero la pena condividere la vita. E anche da qui cerchiamo di farlo. E tu partecipi spesso a questa piazza in cui ci confrontiamo ogni giorno. Alla prossima.
Fz
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