Lista esclusa dalle elezioni d'istituto, l'amarezza di "El Cambio"

Rappresento la lista studentesca 'El Cambio', che si sarebbe dovuta candidare al Consiglio d'Istituto del Liceo statale Vincenzo Monti. Sono costretto a utilizzare il condizionale perché la nostra lista è stata esclusa dalle elezioni per soli 30 minuti di ritardo rispetto alla scadenza per la presentazione, fissata una settimana fa.

La nostra lista è stata esclusa nonostante fosse ancora in via di elaborazione il decreto che ufficializzava le liste o, meglio, l’unica lista candidata. A nulla sono servite le spiegazioni che non avremmo potuto rispettare la scadenza per cause di forza maggiore ampiamente comprovate. Di fronte a una situazione analoga, qualche anno fa, fu assunta una decisione molto diversa: una circolare allungò i tempi per la presentazione addirittura di sette giorni.

Alle attuali condizioni, se non cambierà qualcosa, le elezioni risulteranno una farsa. A correre sarà un’unica lista, chiaramente identificata per impostazione ideologica, che non servirà al confronto di una pluralità di idee come sancisce il Regolamento d'Istituto e come prevede ogni organismo veramente democratico. Ci tocca poi evidenziare il rimpallo di responsabilità tra uffici per la presentazione del ricorso.

Alla fine, la commissione elettorale ci ha comunicato che la nostra lista non sarebbe stata accettata, adducendo un paragone azzardato, mettendo, cioè, sullo stesso piano, le modalità di queste elezioni con quelle dei concorsi pubblici. Ci è stato imposto, per di più, di non fare neppure propaganda per l’astensione. Solo l’unica lista in lizza potrà fare campagna elettorale.

Inutile affermare che le perplessità su queste modalità sono tante. C’è un’ordinanza ministeriale che regola queste attività e prevede che le liste possano essere presentate dal ventesimo al quindicesimo giorno antecedente a quello fissato per le elezioni. La circolare dell’Istituto, purtroppo, è uscita solo il giorno prima che la presentazione potesse avere inizio e l’informazione è stata tanto inadeguata da permetterci di venirne a conoscenza solo a due giorni dalla scadenza.

Da neofiti abbiamo fatto il possibile per formare la nostra lista, ci siamo riusciti, ma 30 minuti di ritardo e l’incomprensibile e inflessibile chiusura della commissione hanno dato strada libera a un’elezione ‘bulgara’, dove potranno gareggiare solo i ‘soliti noti’.

Per il momento siamo stati sconfitti e non in una gara ad armi pari. Ma non ci arrendiamo. Non rinunceremo mai a far sentire la nostra voce perché siamo giovani liberi, convinti che i nostri valori e i nostri ideali siano alla base di qualunque organismo democratico e liberale.

Luca Valzania