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Tumore della prostata e qualità della vita

È il mese dedicato alla prevenzione, "Novembre azzurro"

Tumore della prostata e qualità della vita

Caro direttore, in Italia si stima che ci siano almeno sette milioni di uomini (nella fascia di età tra i 55 e i 70 anni) potenzialmente a rischio di ricevere una diagnosi di cancro della prostata. Purtroppo questo tumore è uno dei più diffusi nella popolazione maschile e rappresenta circa il 20% di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo tuttavia, se si interviene prematuramente, il rischio che la malattia abbia un esito nefasto non è particolarmente elevato.

Il mese di novembre è da alcuni anni dedicato alla campagna nazionale di informazione sul tumore della prostata (Novembre Azzurro) che ha lo scopo di diffondere nella popolazione maschile la conoscenza della patologia e la consapevolezza dell’importanza della prevenzione e sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di garantire uniformità di accesso a diagnosi e cura di qualità a tutti i cittadini Italiani.

Questa iniziativa è promossa dall’Associazione Europa Uomo Italia che da 20 anni si dedica alla sensibilizzazione della popolazione maschile adulta verso una corretta prevenzione di questo tipo di malattia e per questo motivo ha indetto il giorno 9 novembre la conferenza stampa “Tumore della prostata e qualità di vita. Cosa c’è da fare?” nel corso della quale specialisti di grande fama hanno spiegato, in modo molto comprensibile, come affrontare questa patologia. La conferenza è interamente visibile su YouTube:

Si parla troppo poco di questa problematica che incide in maniera importante sulla vita degli uomini e per questo Europa Uomo ha effettuato un interessante sondaggio (EUROPROMS) tra i pazienti di 27 paesi europei ora consultabile sul sito dell’associazione.

Questo sondaggio rappresenta il primo grande studio realizzato dai pazienti per i pazienti con tumore della prostata e mette in luce le aree di criticità nel percorso terapeutico proponendo soluzioni su quanto c’è da fare per migliorare la qualità di vita di coloro che devono affrontare questa patologia.

I risultati di EUPROMS (Europa Uomo Patient Report Outcome Study) sono particolarmente interessanti in quanto consentono di valutare l’impatto sulla vita delle persone affette dal tumore che, come detto in precedenza, se diagnosticato in tempo può permettere una guarigione pressoché totale.

Ma per ottenere ciò è assolutamente necessaria una corretta prevenzione.

Al giorno d’oggi si hanno a disposizione tecniche di indagine tali da permetterci di rilevare per tempo la malattia e consentire di affrontarla nel miglior modo possibile attraverso l’approccio multidisciplinare di una “Prostate Unit” che prenda a carico il paziente fornendogli tutti gli elementi necessari per valutare quale sia la migliore via da scegliere per affrontare efficacemente la malattia.

Una diagnosi di tumore alla prostata può essere affrontata in vari modi: ricorrendo alla classica operazione chirurgica (oggi effettuata in robotica) fino ad arrivare all’utilizzo della “sorveglianza attiva” (che consente di non agire sul tumore ma solamente controllarne l’andamento nel tempo e intervenire solo se necessario). Tra questi due trattamenti sono disponibili diverse tecniche cliniche il cui ricorso dipenderà dalla tipologia del tumore.

Bisogna anche aggiungere che una corretta politica di screening potrà non solo salvare molte vite umane ma anche far risparmiare costosi percorsi terapeutici al Sistema Sanitario Nazionale derivanti dal tardivo intervento sulla malattia.

Per questa ragione Europa Uomo Italia si sta battendo sia a livello nazionale che europeo affinché vengano introdotti nel sistema sanitario un test di screening periodico, come avviene già da tempo per le donne, e vengano istituite e potenziate le Prostate Unit nei vari enti ospedalieri.

Sostenere l’associazione Europa Uomo in questo difficile compito è perciò particolarmente importante e lo si può fare diventando socio (quota base 10 €), o facendo una donazione e promuovendone l’attività.

Attraverso la consultazione del sito https://www.europauomo.it/  si può leggere e scaricare la rivista annuale appena pubblicata e il sondaggio europeo di cui parlavo sopra. Esiste anche il numero telefonico 02.58320773 o l’indirizzo mail europauomo.italy@europauomo.it

a cui rivolgersi in caso di bisogno.

L’associazione ha sede a Milano e dispone di delegazioni sparse per il territorio nazionale con le quali può essere possibile organizzare incontri informativi con le comunità locali.

È risaputo che noi uomini siamo più pigri e timorosi riguardo i controlli medici rispetto alle donne abituate, da quasi 50 anni, a screening periodici, e per questo invito quest’ultime a sollecitare i propri partner ad avere la giusta attenzione alla cura della salute.

Ne va del benessere dell’intera famiglia.

 

Roberto Tilio

Delegato di Europa Uomo Italia a Rimini

Contatti: mail roberto.tilio@libero.it / tel. 348 7431106

 

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