Rubicone
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Giorno della Memoria

A Savignano la memoria ritrovata

In mostra da domani 27 gennaio fotografie di Auschwitz da un fondo anonimo dell’archivio di Palazzo Vendemini

Nella foto il sindaco Filippo Giovannini

Scatti di Auschwitz per ricordare. Savignano omaggia la Giornata della Memoria con il linguaggio più congeniale, la fotografia. Da giovedì 27 gennaio saranno visibili a Palazzo Vendemini una serie di scatti di autore anonimo, realizzati all’incirca negli anni settanta, fotografie in bianco e nero di dimensione 40x30, un breve ma significativo reportage raccolto all’interno del campo di sterminio tristemente famoso di cui sono inequivocabilmente riconoscibili il cancello d’ingresso con la dicitura “Arbeit macht frei”, i fili spinati, le torrette di avvistamento, i blocchi, la forca, la camera a gas, il forno crematorio. Insieme alle fotografie, il faldone contiene un testo riproducente l’epigrafe di Piero Calamandrei “Lo avrai, Camerata Kesselring…" che potrebbe essere stato il cartello introduttivo di una mostra.

L’album in oggetto, che non ha nome né titolo, non rappresenta una scoperta tardiva o inaspettata, il faldone è conosciuto agli archivisti di Palazzo Vendemini. Non è tuttavia mai stato possibile ricostruirne i dettagli identificativi perché non è accompagnato da informazioni, note o didascalie, neppure sui retri delle stampe. Cosa non rara perché, spiega l’archivista Giuseppe Pazzaglia “sono il risultato di accumuli, acquisizioni, stratificazioni successive e talvolta svelano dispositivi difficili da interrogare”. Tra le possibili supposizioni, quella che il fondo venne raccolto da Edgardo Cantone, direttore della Biblioteca di Savignano negli anni ‘70 e ‘80.

Il faldone senza memoria suggerisce una riflessione sul grande tema del 27 gennaio, il giorno in cui le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nell’offensiva Vistola-Oder, direzione Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz e rivelarono al mondo l’orrore della Shoah.

Come fotografare un luogo come Auschwitz, l’abisso e lo strazio evocati da quegli spazi? Non esistono scelte estetica né stilistiche, non può essere di aiuto la pratica, né il mestiere del fotografo per fronteggiare tanto. Essere presente in quei luoghi, ripercorrere i viottoli e le strade, entrare nei block e visitare gli interni bui, riveste un valore testimoniale che prevarica la qualità tecnica della stampa, il rispetto delle regole compositive, assumendo un valore simbolico.

“Invito chiunque abbia informazioni sulle circostanze che hanno portato quelle immagini nell’archivio di Palazzo Vendemini a contattarci, aiutandoci così a individuare il nome del fotografo – afferma il Sindaco di Savignano sul Rubicone Filippo Giovannini -. La ricorrenza del 27 gennaio ci è sembrata l’occasione giusta per allestire questa mostra. Onoriamo il Giorno della Memoria facendo ancora un po’ di “Luce in archivio”, percorso iniziato con la mostra curata da Jessica Andreucci e Giuseppe Pazzaglia, che, in stretta collaborazione con l’assessorato alla Cultura, hanno avviato l’attività di recupero e valorizzazione dell’inestimabile patrimonio fotografico e visivo dell’archivio di Palazzo Vendemini in occasione di SI FEST 2021”.

La mostra è visibile nella sala “Marco Pesaresi”, a Palazzo Vendemini, in Corso Vendemini 67, da lunedì al venerdì con orario 9-18,30 e il sabato con orario 9-13. L’ingresso è gratuito.

Per informazioni: Biblioteca comunale, telefono: 0541.944017.

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