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Lutto

L'ultimo saluto alla maestra Maria Gardini in Cucchi

Era conosciuta come la “francesina”. Il grato e affettuoso ricordo di un ex alunno 

Maria Gardini in Cucchi

Si celebrano oggi pomeriggio, mercoledì 17 aprile, alle 14,30 nella chiesa parrocchiale di Sant'Angelo di Gatteo le esequie della maestra Maria Gardini, vedova Cucchi, deceduta all'età di 99 anni (compiuti il 28 marzo scorso).

A Sant'Angelo ha vissuto per anni con la famiglia, il marito Pio Cucchi e i figli, Barbara, Fabio e Andrea. Da tempo però risiedeva a Cesena, ma il suo ricordo è rimasto indelebile come la grande stima da parte dei suoi tanti allievi e allieve di Sant'Angelo dove ha insegnato dagli anni '50 fino agli anni '80 del secolo scorso. Resistendo alle leggi del tempo, ha vissuto in pienezza e con fede profonda, mantenendo una grande lucidità e prontezza di spirito che l'hanno sempre illuminata fino alla fine della sua esistenza. Ricordare la maestra Maria - conosciuta in paese anche come la “francesina” perché fino a 14 anni ha vissuto in Francia con i suoi genitori santangiolesi là emigrati per motivi di lavoro - significa ripercorrere gli anni della seconda metà del '900 dove, trascorso il periodo della ricostruzione, la scuola a Sant'Angelo diventa un punto di riferimento fondamentale per l'educazione, l'istruzione e l'emancipazione della popolazione, a partire dalla scuola elementare.

E la presenza, già dagli anni '50, della maestra Maria ha offerto un contributo inestimabile in fatto di crescita sociale e culturale: ha insegnato ad apprendere, a capire e ad apprezzare le cose del mondo e della vita. Per alcuni poteva sembrare severa, al contrario ha sempre cercato di unire nello spirito dei programmi scolastici e nel solco della tradizione, un lavoro continuo per indirizzare tutte le sue scolaresche a quelle mete ideali e a quei fini che costituiscono non soltanto gli strumenti più efficaci per il profitto della scuola, ma l'ossatura morale per i futuri cittadini consapevoli e responsabili.

In Francia, dove la petite Marie - così era chiamata per il suo aspetto esile - venne premiata per il suo ottimo profitto a scuola, con tanto di cerimonia pubblica, diploma e premio da parte delle autorità. Tornata in Italia dopo gli studi magistrali, grazie alla sua ottima preparazione, vinse il concorso per entrare di ruolo nella scuola. Oggi si prova commozione nell'avvertire come la maestra Maria Gardini - che è stata anche la maestra di chi scrive - abbia avuto un impatto così profondo sulla vita dei suoi scolari, tanto da rimanere, anche dopo tanti anni, nel cuore e nei ricordi di ciascuno. Maria è stato un faro di saggezza, di autorevolezza e competenza, capace di guidare  non solo nel percorso educativo e scolastico, ma anche nella crescita personale e morale. E ricordarla da adulti sottolinea l'importanza del tempo nel rivelare la vera natura delle persone e nel riconoscere il loro valore espresso, sapendo che alla fine, proprio il tempo diventa testimone e giudice delle nostre azioni. Dal latino magis deriva la parola maestro, ovvero colui che aiuta a crescere  e, ora, a distanza di tanto tempo è davvero difficile farsi piccoli; risalire le correnti del tempo e riportarci a quegli anni in cui, tutti riuniti nella scolaresca, ascoltavamo le sue lezioni, che spesso erano lezioni di vita, oltre che di apprendimento. Per questo rimane chiaro, intatto, indistruttibile il grato e affettuoso ricordo della cara maestra Maria, nella speranza ultima di ritrovarci un giorno senza sapere come.

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