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San Mauro Pascoli. All'Ivas il via alla Green building valley

L'azienda fattura 107 milioni di euro e dà lavoro a 190 dipendenti. Otto milioni di euro, di un piano triennale da 16 milioni, sono stati investiti nel nuovo impianto realizzato in un anno. L'idea è quella di creare una rete dell'efficientamento energetico. La fotogallery

Da sinistra nella foto: Jacopo Colonna, Filippo Colonna, Vincenzo Colonna e Mario Paganelli. Insieme mostrano il nuovo marchio varato oggi. Lo scatto è di Sandra e Urbano - fotografi a Cesena

Nasce la Green building valley. Ed è nata nel segno del gruppo Ivas, a San Mauro Pascoli. Il battesimo si è tenuto oggi pomeriggio in concomitanza con l’inaugurazione del nuovo stabilimento dedicato alla produzione del pannello per sistemi a cappotto da edifici. Prende avvio, con tanto di nuovo marchio, il Distretto dell’efficientamento energetico dell’involucro edilizio, come è stato definito e come ha ribadito il presidente della Regione Emilia Romagna intervenuto per l’occasione.

“La sfida dei prossimi anni – ha detto Bonaccini dopo il tour (nella foto qui sotto accompagnato da Filippo Colonna) al nuovo impianto produttivo – è quella del contrasto ai cambiamenti climatici. Ce ne siamo resi conto anche lo scorso anno, quando buona parte della Romagna è stata alluvionata. Abbiamo bisogno di investire sulla sostenibilità. Abbiamo bisogno di inquinare meno”.

filippo colonna con stefano bonaccini.21.3.2024.ivas.foto urbano

E si ha bisogno di una “crescita sostenibile – ha aggiunto il presidente della Regione -. Io mi sento molto italiano. Più italiano che emiliano romagnolo. Ma se l’Italia assomigliasse un po’ di più all’Emilia Romagna sarebbe un Paese migliore”.

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Nella foto di Sandra e Urbano - fotografi a Cesena, da sinistra: Jacopo Colonna, Mario Paganelli, Vincenzo Colonna, Stefano Bonaccini, Luciana Garbuglia, Filippo Colonna e il consigliere regionale Massimo Bulbi. 

La sindaca Luciana Garbuglia (nella foto sotto durante il giro nel nuovo stabilimento, accompagnata da Jacopo Colonna e da Vincenzo Colonna) ha fatto i complimenti a tutti per aver realizzato quanto oggi è stato avviato in un solo anno di lavoro. “Queste sono imprese che sanno stare al passo con i tempi e il nostro territorio si innova anche grazie ad aziende come questa. Questa zona si può trasformare nella valle del risparmio energetico”.

Il presidente di Confindustria Romagna, Roberto Bozzi, ha aggiunto che all’Ivas, nata nel 1953 come attività di produzione di vernici, “sono bravi anche per aver messo mano al ricambio generazionale, con uno stabilimento che guarda al futuro. L’Europa ha emanato una direttiva che impone l’efficientamento energetico a milioni di abitazioni, e qui sono già pronti a partire, con questo nuovo sito realizzato in un solo anno. Qua ci sono grandi sindaci e grandi imprenditori”.

Filippo Colonna, figlio di Werther morto nel 2019, amministratore delegato e direttore marketing del gruppo di famiglia, ha ammesso che era dubbioso riguarda l’investimento deciso due settimane dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. “Ringrazio la zio Vincenzo per la sua determinazione”, ha detto nel chiudere il momento celebrativo, prima della benedizione da parte del parroco don Paolo Bernabini e del taglio del nastro.

Nel 2023 all’Ivas sono stati prodotti e distribuiti cinque milioni di sistemi a cappotto e 17 milioni negli ultimi cinque anni. “Il più grande player del settore in Italia, con una quota di mercato del 12 per cento”, ha detto in conferenza stampa Vincenzo Colonna. Il gruppo nel 2023 ha registrato un volume d’affari di 107 milioni di euro e oggi conta 190 dipendenti, 80 assunti negli ultimi tre anni, con stabilimenti e sedi anche a Milano, Bilbao e Londra, ma “tutto governato da San Mauro Pascoli”, ha aggiunto il presidente e amministratore delegato.

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Da sinistra nella foto: Vincenzo Colonna, Jacopo Colonna e la sindaca Luciana Garbuglia

Con l’investimento realizzato, per otto milioni di investimento di un piano triennale di 16 milioni di euro, l’area produttiva del gruppo aumenta di diecimila metri quadri, di cui 5 mila coperti per un totale di 80 mila metri quadrati di cui 24 mila coperti. Il numero degli stabilimenti produttivi sale a sette per nove impianti automatizzati e dedicati a pitture e vernici, polveri e malte, sistemi epr facciata, terracotta artigianale e poliestere espanso sinterizzato riciclato, prodotti con il 98 per cento di aria intrappolata in cellette chiuse. Il nuovo processo produttivo consente di riutilizzare tutti gli sfridi della lavorazione che vengono del tutto riutilizzati. In questo modo viene consentito un circuito a zero rifiuti. “Non buttiamo via nulla e non smaltiamo nulla”, ha aggiunto Vincenzo Colonna.

L’idea, per la famiglia Colonna, è quella di creare una rete con chi si occupa di efficientamento energetico, anche ipotizzando eventi con i cittadini e andando nelle scuole. È importante creare una mentalità come è stato con il superbonus del 110 per cento che avrà avuto tanti difetti, ha detto il direttore generale Mario Paganelli, ma almeno ha avuto il merito di fare parlare di risparmi energetici, un argomento che non ha eguali dal punto di vista dell’impatto ambientale ed economico. E che è importante sia per quanto riguarda il riparo dal freddo dell’inverno sia dal caldo dell’estate, "l'ultima forse la più calda di sempre - ha fatto notare Jacopo Colonna - ma la più fresca dei prossimi anni". 

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Da sinistra: Jacopo Colonna, Filippo Colonna e Vincenzo Colonna 

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Di seguito la fotogallery dell'evento a cura di Sandra e Urbano fotografi (Cesena)

Ivas (41)

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San Mauro Pascoli. All'Ivas il via alla Green building valley
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