Psicologia quotidiana
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Il vento di tempesta che ci cambia

Una tragedia immane ha colpito una comunità che, ancora una volta, ha dimostrato solidità, integrazione. Perché quando un sistema funziona, diventa naturale sentire di farne parte

Sono 42 i Comuni della regione Emilia-Romagna colpiti da questa violenta esondazione che ha coinvolto, al momento, 23 fiumi.

Il bilancio dei danni, delle vittime, dei feriti e dei dispersi è in continuo aggiornamento.

Le persone evacuate stimate sono circa 23mila, anche se molti stanno già tornando nelle loro case.

Una tragedia immane che ha colpito una comunità che, ancora una volta, ha dimostrato solidità, integrazione. Perché quando un sistema funziona, diventa naturale sentire di farne parte.

E così fiumi di persone, tra cui un impressionante numero di giovanissimi, si sono attivate in una gara emozionante di soccorsi per contenere, riparare, arginare i danni.

Questo è il momento del fare, poi arriverà anche il momento per elaborare ciò che ci sta accadendo.

Parafrasando un grande scrittore giapponese «Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato». (Murakami, 2008).

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