Psicologia quotidiana
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Teniamoci per mano

L’emergenza sanitaria sta cambiando la nostra vita quotidiana, le abitudini igieniche, l’attività lavorativa, gli spostamenti e i contatti interpersonali. Ci richiede di isolarci in casa per evitare la possibilità di propagazione virale. L’altro è diventato un possibile aggressore, allo stesso modo noi stessi veniamo vissuti come potenziali aggressori

L’emergenza sanitaria sta cambiando la nostra vita quotidiana, le abitudini igieniche, l’attività lavorativa, gli spostamenti e i contatti interpersonali. Ci richiede di isolarci in casa per evitare la possibilità di propagazione virale. L’altro è diventato un possibile aggressore, allo stesso modo noi stessi veniamo vissuti come potenziali aggressori.

Se per esigenze lavorative, di salute o prima necessità ci dobbiamo confrontare con gli altri, siamo tenuti ad avere una distanza di sicurezza, evitare qualsiasi tipo di contatto umano, dall’abbraccio alla semplice stretta di mano. Negli ultimi giorni le misure restrittive sono aumentate. Gli infetti lievi vivono in quarantena, isolati dal resto della famiglia, quelli gravi muoiono da soli nei letti degli ospedali. La situazione è davvero drammatica. Con il passare dei giorni ci sentiamo più fragili, direi “immunodrepressi”. La distanza sociale necessaria a contenere il virus, cambia i modi di comunicare con il mondo intorno a noi, con parenti, amici, colleghi. Non possiamo essere vicini fisicamente. Parallelamente ci rendiamo conto che sta aumentando dentro di noi il desiderio di contatto umano, di vicinanza emotiva.

Non reprimiamolo. Telefoniamoci, videochiamiamoci, troviamo occasioni per sentirci vicini in questi giorni così drammatici. Una bellissima poesia di Hermann Hesse “Tienimi per mano” potrebbe essere attualizzata con un “Teniamoci per mano”. Vi invito a leggerla apportando, nella lettura, questa modifica: “Tienimi (teniamoci) per mano al tramonto, quando la luce del giorno si spegne e l’oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle. Tienila (teniamoci) stretta (stretti) quando non riesco (riusciamo) a viverlo questo mondo imperfetto. Tienimi (teniamoci) per mano…portami (portiamoci) dove il tempo non esiste…Tienila (teniamoci) stretta (stretti) nel difficile vivere.

Tienimi (teniamoci) per mano…nei giorni in cui mi sento disorientato (ci sentiamo disorientati)..cantami (cantiamoci) la canzone delle stelle dolce cantilena di voci respirate… Tienimi (teniamoci) la mano, e stringila (stringiamocela) forte prima che l’insolente fato possa portarmi via da te (portarci via da noi)…Tienimi (teniamoci) per mano e non lasciarmi (lasciamoci) andare… mai”.

Per chi volesse parlare con un esperto: la Società Psicoanalitica Italiana ha attivato un servizio gratuito di ascolto e consulenza telefonica per l’emergenza da coronavirus.

Qui di seguito il link: https://www.spiweb.it/comecuriamo/ servizio-di-ascolto-psicoanalitico- nellemergenza-coronavirus/. Per chi non avesse praticità con internet scrivo il numero di telefono del Centro Psicoanalitico di Bologna: 335 8070112.

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