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Esperto e influencer "Mi fido di te"

I risultati di un sondaggio che ha coinvolto 230 giovanissimi nati tra il 1995 e il 2010, la cosiddetta “generazione Z”

Esperto e influencer "Mi fido di te"

Chi sono gli opinion leader, le persone degne di fiducia, per i nostri ragazzi? L’Alta scuola in Media, educazione e spettacolo dell’Università Cattolica l’ha chiesto direttamente a loro con un sondaggio che ha coinvolto 230 giovanissimi nati tra il 1995 e il 2010, la cosiddetta “generazione Z”.

Dalla ricerca, intitolata “Mi fido di te”, emerge il bisogno di “affidarsi” a figure competenti oltre che carismatiche, necessità accentuata durante i mesi di lockdown, in cui è cresciuta la rilevanza di soggetti come i politici, gli scienziati e i giornalisti, considerati autorevoli e capaci di dettare linee comportamentali. Allo stesso tempo, però, la generazione Z rivendica l’importanza del contatto e della vicinanza.

“Siamo di fronte a una generazione forse più fragile delle altre”, scrivono gli autori dell’indagine. I più giovani, in particolare, “manifestano un attaccamento di tipo protettivo nei confronti della famiglia di origine, percepita come un porto sicuro rispetto alle incertezze della società”. E, nella graduatoria delle figure di riferimento, i genitori sono sul podio, almeno per gli under 20, classificandosi dopo gli esperti del settore e gli amici, e subito prima degli influencer e dei blogger, ritenuti più interessanti degli insegnanti. Agli ultimi posti, con percentuali minime, i politici e i religiosi.

Le competenze richieste agli opinion leader sono soprattutto: competenza in ciò che si dice, chiarezza nel parlare, onestà, rispetto per l’altro, coraggio delle proprie idee. Degli esempi? Non tutti gli intervistati fanno nomi e cognomi, limitandosi a indicare le categorie, ma c’è chi indica Chiara Ferragni, Alberto Angela, Barack Obama. Seguono cantanti, personaggi televisivi e figure legate al mondo del tech. Alcuni citano anche Mattarella e Gesù, al pari di Michelle Hunziker e Maria De Filippi.

D’altronde il canale per entrare in contatto con i propri opinion leader è principalmente lo smartphone. Il 90 per cento si affida al cellulare non solo per l’intrattenimento, ma come prima fonte di informazione e rassicurazione. Se una grande fetta del campione si rivolge a fonti online per alimentare le proprie passioni e per orientarsi nella vita quotidiana, l’offline mantiene ampia rilevanza per le questioni più intime e private, oggetto di interesse soprattutto delle ragazze.

Quella dei giovanissimi, comunque, sembra essere una “informazione attiva” e critica. Il 54 per cento degli intervistati rivela di confrontare più fonti per accertarsi della veridicità delle notizie e il 37 per cento considera maggiormente credibili le notizie che provengono da fonti istituzionali.

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