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Calcio integrato

Calcio e disabilità, al Cesena Fc l'Uefa Grassroots Award

Riconoscimento all'impegno della società cesenate sul fronte dell'inclusione

Calcio e disabilità, al Cesena Fc l'Uefa Grassroots Award

Lo sport fa bene, ed è noto. Ma quando allo sport si attribuisce anche una funzione sociale, il beneficio raddoppia.

Succede con il progetto dedicato a calcio e disabilità premiato stamane in Comune come il migliore sul calcio integrato. I “beneficiari” delle iniziative, una ventina di ragazzi tra i sette e i diciassette anni, accompagnati dai loro allenatori tra i quali l’ex giocatore bianconero Davide Biondini, hanno accolto la targa-premio senza tante cerimonie. L’interesse – per loro - sta nel pallone, probabilmente, non nelle targhe. Cosa c’è del resto di più naturale per un ragazzo che giocare a calcio?

E invece per chi porta una disabilità nulla è facile o immediato, il calcio men che meno. Tanto che il settore Giovanile e scolastico della Federazione italiana giuoco calcio dell’Emilia-Romagna, rappresentato dal coordinatore Massimiliano Rizzello ha conferito un riconoscimento Uefa Grassroots Award, a chi riesce a renderlo possibile.

In questo caso il Cesena Fc che realizza il progetto “Calcio e disabilità” insieme all’Aiac, Associazione italiana allenatori calcio, rappresentata dal consigliere Massimo Buratti. Presenti oltre ai ragazzi, diligentemente schierati nella Sala degli Specchi di Palazzo Albornoz, il sindaco Enzo Lattuca, l’assessore alle Sport Christian Castorri, il presidente del Settore giovanile del  Cesena Fc Aurelio Manuzzi, il direttore generale Daniele Martini e Mario Righi, presidente della Fondazione Fruttadoro Orogel, partner del progetto.

La motivazione del Premio recita: “Per aver promosso un particolare progetto denominato ‘Per un calcio integrato’ sul tema dell’inclusione dei giovani con disabilità intellettive attraverso il calcio, permettendo agli stessi ragazzi di allenarsi presso lo stadio della città al fianco di giovani atleti del settore giovanile, riuscendo così a combinare sport ed inclusione sociale”.

Grazie al progetto premiato, una volta alla settimana, i ragazzi hanno avuto l’opportunità di allenarsi al fianco degli atleti del settore giovanile bianconero nel campo sportivo che ha ospitato recentemente i Campionati mondiali europei Under 21, la massima competizione del settore giovanile. A condurre gli allenamenti, oltre che i tecnici del settore giovanile del Cesena Fc, anche esperti di dinamiche socio-relazionale e istruttori qualificati Figc messi a disposizione da Aiac Onlus, tra i quali il cesenate Massimo Buratti, che dell’associazione è consigliere nazionale, e l’ex calciatore bianconero Davide Biondini.

In questo modo il Cesena FC, presentando il calcio come strumento di inclusione e con lo scopo di promuovere e incentivare la diffusione della pratica calcistica per persone con disabilità, ha scritto il proprio nome nell’albo dei Grassroots Awards.

“Siamo orgogliosi di questo riconoscimento di livello nazionale – ha detto Enzo Lattuca, sindaco del Comune di Cesena che patrocina il progetto -. Il progetto è nato in un momento molto particolare per il Cesena, che comunque non ha trascurato l’attenzione per il tema dell’inclusione”.

L’iniziativa gode del sostegno della Fondazione Fruttadoro Orogel.

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