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La valanga Cesena travolge anche il Rimini, 5-2

Al 36’ è stato Berti a mettere la freccia con tiro chirurgico dal limite, poi il Cavalluccio ha portato la pratica in ghiaccio con l’uno due di Donnarumma e Shpendi tra il 52’ e il 54’

L'esultanza di Berti. Foto Marco Rossi

La valanga bianconera si abbatte su un Rimini che regge poco più mezz’ora nel derby, poi scatta la festa del Cesena sotto la Curva Mare per il 5-2 finale.

Domenico Toscano tira un bel sospiro di sollievo perché è “la partita che temevo di più delle cinque - ha detto a fine gara il tecnico reggino -. Avevamo giocato con la Spal tre giorni fa, temevo che il derby potesse togliere energie mentali alla partita. All’inizio siamo stati contratti, cercavamo di gestire e poi pungere quando potevamo. Non è nel nostro dna tutto ciò. Il gol ci ha svegliati e siamo tornati noi stessi. Quando la testa è libera il corpo va più veloce. Siamo quindi rientrati in campo facendo altri gol. Son molto contento. Ma c’è ancora da migliorare”.

Come detto, nelle prime fasi di gioco i rivieraschi avevano imbrigliato l’attacco di casa, il più prolifico del girone B, con un gioco attento. Poi è arrivato il fulmine a ciel sereno di Lamesta che ha sorpreso Pisseri e i 14mila sugli spalti con un tirocross da calcio di punizione che si è infilato in rete, con l’aiuto del palo lontano. Il vantaggio è durato poco perché Varone al 29’, con un inserimento, ha spedito la sfera del pareggio alle spalle dell’ex Colombo. “È il mio gol - ha sottolineato il centrocampista -. Mi piace arrivare da dietro. Sono contento soprattutto che sia arrivato nel momento giusto. Eravamo partiti malino, un po’ contratti. Poi ci siamo sbloccati e non c’è stata partita. La nostra forza è di andare a prendere alti i nostri avversari. Un po’ è mancato questo all’inizio. Il loro gol ci ha svegliato e abbiamo riacceso l’interruttore. Alla fine è andata bene”.

Al 36’ è stato Berti a mettere la freccia con tiro chirurgico dal limite, poi il Cavalluccio ha portato la pratica in ghiaccio con l’uno due di Donnarumma e Shpendi tra il 52’ e il 54’. Il sinistro poderoso di Marchesi ha tenuto accesa la fiammella della speranza per gli ospiti, ma l’autogol di Colombo sul tiro di Kargbo ha chiuso la contesa in maniera definitiva. “Venivamo da quattro risultati importanti - analizza così il momento Andrea Ciofi -. Ci tenevamo tantissimo a chiudere questo ciclo con una bella vittoria. Andare sotto 0-1 e recuperare in maniera così semplice, come è sembrato, è importante per la squadra”. Come si dice in questi casi i derby vanno vinti e non giocati. “Tutti i derby sono speciali, è una partita importante. Il risultato è una cosa bella, ma anche la semplicità con cui ci siamo arrivati. A parte nei primi 25 minuti, in questo derby la squadra l’ho vista a suo agio. Prima dello svantaggio non erano successe cose particolari. Dopo il gol siamo rimasti gli stessi e abbiamo fatto le nostre cose, ribaltando il risultato. Stiamo facendo qualcosa di importante. Ora abbiamo un po’ di tempo per recuperare dal tour de force. Dobbiamo continuare su questa strada”. Il Cesena scenderà in campo ad Arezzo lunedì 9 ottobre alle 20,45.

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