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Tour de France 2024, via libera alla legge regionale

La consigliera Lia Montalti "Per l'Emilia-Romagna una vetrina mondiale con ricadute economiche positive"

Il logo (Wikimedia Commons)

Via libera dall’Assemblea legislativa regionale al progetto di legge per organizzare l’accoglienza del Tour de France 2024. Per la prima volta in oltre 100 anni di storia, il Tour de France partirà dall’Italia. Le prime tre tappe, che sono in programma il 29 e 30 giugno e l'1 luglio 2024, vedranno protagonista l’Emilia-Romagna. La legge, composta di cinque articoli, è stata presentata dai relatori Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) per la maggioranza e Andrea Liverani (Lega) per la minoranza.

“Il Grand Départ della 111° edizione del Tour coinvolgerà Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte - scrive in una nota la consigliera regionale cesenate Lia Montalti -. Da quando è stata annunciata questa incredibile novità, siamo certi che sarà un evento storico per il ciclismo internazionale. L’Emilia-Romagna sarà protagonista di tutte le prime tre tappe del Tour 2024. La prima sarà Firenze-Rimini, una tappa appenninica che vedrà il tour passare anche da San Piero in Bagno, Sarsina e Mercato Saraceno. La seconda tappa partirà da Cesenatico per arrivare a Bologna. La terza tappa sarà Piacenza-Torino. Ognuna di esse sarà dedicata a un grande campione: Gino Bartali, "il Pirata" Marco Pantani per quella che partirà dalla sua città natale e Fausto Coppi. Le ricadute dell’evento, in termini di immagine, di turismo e di tutto l’indotto, saranno altissime e rilevantissime”.

Prosegue Lia Montalti: “Dopo aver siglato nei mesi scorsi il Protocollo di collaborazione fra gli organizzatori, oggi in Assemblea legislativa abbiamo dato il via libera alla legge regionale che sancisce la collaborazione tra tutti gli enti pubblici coinvolti e l’organizzazione del Tour Amaury sport organisation (Aso). Si prevedono circa 1,8 milioni di spettatori presenti in Italia, di cui oltre 730mila in Emilia-Romagna. E circa 130mila presenze negli alberghi. A livello di ricadute economiche si ipotizza un indotto diretto di 29 milioni in Emilia-Romagna, più l’indotto e i benefici indiretti a livello nazionale per ulteriori 47 milioni, con altri 13 milioni sulle aziende della filiera del ciclismo”.

Per la consigliera “Cesenatico e Pantani si confermano ancora una volta grandi protagonisti del ciclismo internazionale, vissuto sia in chiare sportiva che nella dimensione turistica e di valorizzazione del territorio con l’Emilia-Romagna che sempre di più si caratterizza come regione attrattiva per eventi di grande rilevanza internazionale”.

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