Premiazione
Il grand tour della valle del savio si aggiudica l’oscar italiano del cicloturismo
La premiazione si è tenuta il 4 giugno a Matera in Basilicata

L’Oscar italiano del Cicloturismo è stato assegnato al Grand Tour della Valle del Savio, un percorso permanente di 172 chilometri lungo i territori attraversati dal fiume Savio. A ritirare, nella serata di ieri a Matera, il prestigioso riconoscimento sono stati il Presidente dell’Unione dei Comuni Valle del Savio Enzo Lattuca e l’Assessore delegato al Turismo di Vallata Marco Baccini.
“Siamo orgogliosi di questo riconoscimento – commentano soddisfatti Lattuca e Baccini – e ringraziamo gli organizzatori di questa settima edizione e la giuria per aver premiato il nostro progetto di sviluppo e promozione del cicloturismo esperienziale del nostro territorio. Il Gran Tour Valle del Savio è un progetto ideato e costruito dall’Unione dei Comuni della Valle del Savio, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, per promuovere la mobilità sostenibile e inclusiva del nostro bellissimo e variegato territorio, che si estende dal mare Adriatico fino alle foreste del parco nazionale delle foreste Casentinesi”.
Il Grand Tour della Valle del Savio è un itinerario “ad anello”, che può essere cominciato e terminato in uno qualsiasi dei sei comuni dell’Unione dei Comuni Valle del Savio, ognuno con una sua peculiarità: Cesena con la sua Rocca, l’Abbazia del Monte, il Teatro Bonci e la Biblioteca Malatestiana, Montiano con suo borgo medievale, Mercato Saraceno con gli edifici in stile liberty, Sarsina con l’arena Plautina e il Plautus festival, il santuario di San Vicinio e la basilica millenaria, Bagno di Romagna con le sue terme e palazzo Pesarini, Verghereto con l’eremo di Sant’Alberico e il monte Fumaiolo, con le sorgenti del Tevere da un lato e del Savio dall’altro. Il percorso attraversa anche il parco delle foreste Casentinesi.
La cerimonia della settima edizione dell’Oscar Italiano del Cicloturismo si è tenuta nella serata di sabato 4 giugno, a Matera in Basilicata. Il riconoscimento ogni anno viene conferito alle “green road” delle regioni che promuovono le due ruote con servizi mirati al turismo “lento.
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