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Un murale e cinque panchine decorate. I ragazzi recuperano la zona di via Gramsci

A Bagno di Romagna "Il ponte della libertà"

Un murale e cinque panchine decorate. I ragazzi recuperano la zona di via Gramsci

Un murale di 30 metri quadrati dal titolo “Il Ponte della libertà” è stato il risultato di un bel progetto di partecipazione attiva e spontanea di un gruppo auto organizzato di concittadini, tra i quali tanti giovani guidati ed accompagnati da quattro adulti e sostenuti dall’Amministrazione comunale. 

Si tratta di 29 ragazzi e ragazze delle scuole medie, coordinati da Simonetta Silvestri e guidati da Elisabetta Spighi, Giacomo Bravaccini e Beatrice Martinetti, sostenuti dall’Amministrazione comunale, che hanno recuperato un’area degradata, valorizzandola con un’opera di street art, dipingendo un murales dal titolo “Il Ponte della libertà”. 

Usando il metodo dell’immaginazione attiva – ha spiegato il sindaco Marco Baccini – questo gruppo di cittadini attivi ha trasformato un luogo degradato in un angolo accogliente e ha riqualificato cinque panchine dei giardini pubblici di via Gramsci, rendendole attrattive e inclusive. 

La realizzazione del murale ha avuto ad oggetto la parete della colonna di destra del ponte di via Gramsci. Su questa parete, è stata realizzata con la tecnica del murale un’immagine stilizzata dell’Arca di Noè con animali tipici del nostro territorio delle dimensioni di 30 metri quadri. 

Oltre alla raffigurazione – hanno descritto Simonetta, Elisabetta e Giacomo – "è stato particolarmente bella anche la partecipazione dei giovani coinvolti. Abbiamo prima realizzato alcune bozze di disegni, che abbiamo poi sottoposto all’attenzione di un gruppo di 12 ragazze e un ragazzo per un coinvolgimento di idee e per la condivisione del progetto". 

"Scelto il disegno da realizzare - concludono - abbiamo coinvolto il nostro sindaco per ricercare la condivisione dell’Amministrazione comunale, che Marco ci ha subito fornito sia come apprezzamento dell’iniziativa che in termini di sostenimento dei costi dei materiali che sarebbero stati necessari". 

Così i giovani ragazzi e ragazze insieme a Simonetta, Elisabetta, Giacomo e Beatrice, si sono cimentati nella realizzazione dell'opera e delle cinque panchine dei giardini della “Torretta”. Una volta portato a termine il progetto – conclude Marco Baccini – "ho sentito il dovere di ringraziare Simonetta, Elisabetta, Giacomo e Beatrice e con loro tutti i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato a questo progetto, oltre alle loro famiglie, per aver coltivato un’iniziativa che ha come finalità fondamentale quella di educare nostri giovani sull’importanza e il rispetto del bene comune, ispirando consapevolezza tramite tematiche ambientali, sociali e culturali, e sottolineando il valore dell’appartenenza fondata sul senso civico, il gusto del bello, l’universalità e libertà di pensiero".

Una delle panchine decorate

 

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