digital divide
Abbattere il divario digitale con il progetto Trashware
Si va avanti ancora per altri tre anni
Favorire la diffusione di strumentazione informatica fra studenti, famiglie e tutti coloro che ne necessitano, da utilizzarsi anche per la didattica a distanza e garantire la riduzione dell’impatto ambientale recuperando dispositivi non più utilizzati e valorizzando la capacità progettuale dei giovani del territorio. Sono questi i due punti su cui si basa il progetto “Trashware” la cui gestione è stata affidata nuovamente all’Associazione studentesca S.P.R.I.Te. – Studenti Polo Romagnolo in Informatica e Tecnologie.
La realtà studentesca si è “aggiudicata”, per i prossimi tre anni, la concessione ad uso gratuito degli spazi di Via Chiaramonti 46 per la realizzazione del progetto nato nel 2010 e che si basa sull’inclusione digitale, ottenendo inoltre un contributo (comunale e di Hera) di 10 mila euro annuali.
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