Accompagnati alla frontiera due stranieri irregolari. Uno aveva numerosi precedenti

Giovedì e venerdì scorso, 6 e 7 luglio, la Polizia di Stato ha effettuato due accompagnamenti di cittadini stranieri.

Nel pomeriggio di giovedì un cittadino tunisino privo di documenti è stato trasferito al Centro di permanenza per il rimpatrio di Roma, dove dovrà essere identificato dalle Autorità consolari della Tunisia per poi essere rimpatriato nel suo paese d’origine. Il giovane – 22 anni – era stato rintracciato a Cesenatico da una pattuglia dei Carabinieri ed era sbarcato a Lampedusa nell’ottobre del 2022.

Venerdì mattina, invece, è stato eseguito l’accompagnamento a Tunisi con scorta internazionale di un cittadino tunisino 36enne ritenuto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica. L’uomo, segnalato dal Commissariato di Cesena per i suoi numerosi precedenti – furto aggravato, violenza sessuale, spaccio di sostanze stupefacenti – è stato trasferito al suo Paese di origine da due poliziotti della Questura, specializzati nel servizio di scorta, che lo hanno rimpatriato prendendo posto con lui sul volo Bologna – Tunisi e affidandolo all’arrivo alle Autorità del Paese di destinazione.

Il cittadino tunisino era già stato rimpatriato una prima volta nel 2020, ma aveva fatto successivamente ritorno in Italia attraverso la “rotta balcanica”. Adesso non potrà fare rientro sul territorio dell’Unione Europea per dieci anni.

Per poter procedere all’accompagnamento coattivo, l’Ufficio immigrazione della Questura di Forlì Cesena ha dovuto intraprendere una impegnativa attività di cooperazione con le Autorità consolari della Tunisia, che si è conclusa con il riconoscimento della nazionalità dello straniero e il rilascio di un documento valido per l’espatrio, senza il quale il rimpatrio non sarebbe stato possibile.