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Aidoru lascia la Rocca: un bilancio di sei anni che hanno trasformato il castello in un "bene comune"

Aidoru terminerà il proprio mandato come gestore della Rocca Malatestiana di Cesena il prossimo 6 gennaio per far spazio al nuovo gestore. In sei anni di lavoro quotidiano, l'associazione ha aumentato costantemente il numero di visitatori, con una media di 80mila presenze annuali.

Aidoru lascia la Rocca: un bilancio di sei anni che hanno trasformato il castello in un "bene comune"

Aidoru terminerà il proprio mandato come gestore della Rocca Malatestiana di Cesena il prossimo 6 gennaio per far spazio al nuovo gestore. In sei anni di lavoro quotidiano, l'associazione ha aumentato costantemente il numero di visitatori, con una media di 80mila presenze annuali.

"Salutiamo un luogo che ha accompagnato la nostra crescita come individui, famiglie e gruppo di amici, come ricercatori, artisti, organizzatori, come professionisti - spiegano in una nota -. Vogliamo ringraziare tutte le persone che in questi anni hanno reso viva la Fortezza cesenate: l’hanno visitata e vissuta nei suoi molteplici aspetti. Abbiamo lavorato con l’aspirazione di riuscire ad accogliere tutti nel migliore dei modi possibili creando un contesto in movimento e capace di attirare e coinvolgere persone con interessi diversi e distanti. Salutiamo chi ha scalato il Garampo per motivazioni storiche, chi s’è lasciato coinvolgere dagli appuntamenti legati all’architettura, chi invece è stato sedotto e s’è appassionato dalle esperienze interattive dedicate alle famiglie, salutiamo le scuole e gli scolari con i loro docenti che ci sono venuti a trovare ogni anno puntuali e numerosi. Un saluto a chi ha partecipato alle visite guidate speciali e ha voluto approfondire con noi i tanti luoghi che formano la Rocca: anche quelli immaginifici. E grazie a tutti coloro che si sono rilassati e hanno saputo cogliere anche l’aspetto più quotidiano della Fortezza: dal caffè mattutino all’atmosfera serale. Ringraziamo naturalmente tutti i sostenitori che hanno supportato l’attività dell’associazione sin dal 2012, rendendo possibile la realizzazione del palinsesto delle numerose iniziative e possibilità d’accoglienza per famiglie, giovani, turisti, visitatori, amici".

"Ma il ringraziamento più grande - continuano gli ex gestori - che dobbiamo fare oggi, alla fine di questa “avventurosissima avventura”, è rivolto allo staff. A tutti coloro che con il loro lavoro, con il loro impegno quotidiano, hanno reso possibile il realizzarsi di un progetto che fin dall’inizio come motto e spinta recitava parole piene di condivisione e ricche di energia. La Rocca con Aidoru è luogo aperto alla città e alla ricerca contemporanea in tutti i settori, spazio comune d’incontro e confronto, un centro unitario di produzione storico-culturale, artistica, educativa-sociale, turistica ed enogastronomica, sportiva e ambientale. Un luogo con uno sguardo attento e contemporaneo, ma che trae dalla storia e dalla natura ispirazione e stimolo per la sua progettazione e gestione quotidiana. Bene Comune inteso come spazio di emozioni e incontri straordinari fra persone e idee. Bene Comune inteso come “abitare” la Rocca per renderla snodo centrale del piacere di stare insieme, per costruire un progetto comune per l'intera città di Cesena.”

All'inizio della gestione Aidoru la Rocca contava 22mila presenze annue, in questo 2018 hanno superato i 100mila: "Con l’energia di tutti coloro che ci hanno affiancato siamo riusciti a portarla ad una media annua di 80mila visitatori, per un totale di 479mila persone in circa 6 anni di gestione che ci hanno fatto compagnia e con un picco di visitatori proprio nell’anno di fine gestione: 2013: 60mila; 2014: 79mila; 2015: 81mila; 2016: 88mila; 2017: 70mila; 2018: 101mila".

"Ora salutiamo tutte queste persone, le più vicine e le più distanti, e invitiamo tutti i sostenitori del nostro progetto, le persone che conoscono Aidoru, i cittadini che hanno visto la trasformazione degli ultimi anni e gli amici a seguire i nostri canali, il sito e le pagine social, perché finisce un’esperienza ma continueremo con il nostro lavoro culturale in altri luoghi, ma mai troppo lontani".

25 aprile 2018
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Aidoru lascia la Rocca: un bilancio di sei anni che hanno trasformato il castello in un "bene comune"
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