Cesena
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Contrasto alla violenza sulla donna

Al parco di Sant’Egidio una panchina rossa per Milena Pirini Casadei

Le sorelle: "Se qualcuno sa, abbia il coraggio di parlare"

Al parco di Sant’Egidio una panchina rossa per Milena Pirini Casadei

 

Prosegue in linea con l'iniziativa nazionale la campagna di sensibilizzazione e contrasto alla violenza sulle donne col posizionamento di altre due panchine sul territorio comunale di Cesena. Oggi, lunedì 8 marzo, nel parco di Sant'Egidio, via Borghi, è stata posizionata una panchina in memoria di Milena Pirini Casadei, la ventiquattrenne cesenate scomparsa nel 1994 in circostanze misteriose. Alla cerimonia, che si è tenuta in forma riservata nel pieno rispetto delle disposizioni anti-Covid in vigore sul territorio regionale, hanno preso parte l'assessore alle Politiche delle Differenze  Carlo Verona, i genitori Rosalba Ramerini e Quarto Pirini Casadei e le sorelle Federica, Alessia e Serena. Presente anche la mamma di Cristina Golinucci e una referente del Forum delle Donne, promotrici della campagna di sensibilizzazione. Sarà invece inaugurata martedì 6 aprile, nel parco Fornace Marzocchi  delle Vigne, noto come ‘La Buca’, la panchina dedicata a Manuela Teverini, scomparsa nell’aprile del 2000.

Milena Pirini Casadei, 24 anni, viveva con la madre e le tre sorelle a Sant’Egidio fino alla sera del 21 ottobre 1994, quando è uscita di casa senza fare più ritorno. “La seduta, segno tangibile e chiaro di disapprovazione e rifiuto di ogni forma di violenza sulle donne da parte degli uomini – commenta l’assessore Carlo Verona – assume un significato centrale per la nostra città e per la famiglia di questa ragazza scomparsa. Non dobbiamo e non possiamo dimenticare episodi di questo tipo perché ancora oggi siamo testimoni di atti di violenza, di scomparse e di intimidazioni a danno di donne sole e che, in alcuni casi, versano in una condizione di fragilità. Dall’inizio del nuovo anno sono oltre dieci le donne assassinate in Italia. Nel nostro Paese diminuiscono gli omicidi ma aumentano gli assassini all’interno delle famiglie: vittime soprattutto le donne. Questi numeri non solo raccontano una realtà amara ma lanciano campanelli d'allarme che non possono restare inascoltati. La violenza di genere è un crimine odioso e una problematica di civiltà che richiede una crescita culturale. Per questa ragione, con la collocazione di queste panchine rosse e ricordando le vittime cesenati, intendiamo sensibilizzare e richiamare l’intera comunità cesenate a un impegno corale”.

 
"Se qualcuno sa, abbia il coraggio di parlare - hanno detto le sorelle di Milena Pirini Casadei -. Prima o poi speriamo di scoprire che fine ha fatto la nostra sorella. La scomparsa di Milena risale al 21 ottobre 1994 e ha creato un vuoto incolmabile nella nostra famiglia. Mille dubbi ci affliggono e affliggono i familiari, ci sentiamo impotenti e non abbiamo i mezzi per cercarla. Qui è fondamentale l’esistenza dell’associazione Penelope che aiuta e smuove le istituzioni. Ringraziamo l’associazione che ci sta vicino. È importante cogliere i primi indizi: così sarebbe stato bene fare il giorno della scomparsa di Milena. Vorremmo che il caso non fosse dimenticato. Vorremmo che noi fossimo un esempio per tante altre famiglie alla ricerca dei propri cari scomparsi. Ringraziamo anche il Comune che ci ha dato questa opportunità".

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