Cesena
stampa

CURA DEI TUMORI

Al teatro Verdi la X edizione del Gran galà Ior

L’evento sosterrà il progetto di immunoterapia cellulare avanzata

Gran Galà

Domani, giovedì 6 dicembre, torna quello che è, da tradizione, il principale evento invernale di raccolta fondi dell’Istituto Oncologico Romagnolo: il Gran Gala Ior, appuntamento oramai consolidato giunto alla sua decima edizione. La serata nasce per una finalità ben precisa: quella di fare il punto della situazione riguardo la lotta contro il cancro in Romagna assieme alle svariate anime che sostengono questa causa, dal privato cittadino al volontario, passando per i principali rappresentanti del tessuto politico ed imprenditoriale del territorio, al contempo chiedendo loro uno sforzo aggiuntivo a favore di un progetto specifico.

Anche per quest’anno sono attesi circa 220 partecipanti in quella che è già da nove anni la prestigiosa cornice dell’evento: il Teatro Verdi di Cesena. La novità sarà invece la causa a cui sarà devoluto l’incasso della serata. Per l’edizione passata il focus era incentrato sui servizi d’assistenza gratuiti al paziente oncologico e alla sua famiglia: in particolare il ricavato, di ben 42 mila euro, è stato utilizzato per supportare l’attività dei volontari nell’ambito del Progetto Margherita, iniziativa nata proprio nel 2017 per quel che concerne la sede di Cesena.

Il Progetto Margherita è dedicato a tutte le pazienti che affrontano il momento della caduta dei capelli in seguito alle terapie. Partito presso la sede di Ravenna, l’iniziativa che offre parrucche gratuite di pregevole fattura con l’ausilio di un parrucchiere volontario si è presto espansa anche alle sedi di Forlì e Rimini. La perdita dei capelli rappresenta uno dei momenti più delicati di tutto il processo di guarigione da un tumore, soprattutto per le donne: la calvizie, lungi dall’essere una mera questione estetica, rappresenta forse lo stigma sociale più riconoscibile della malattia, cosa che crea forte disagio inficiando non solo la qualità di vita di una persona, ma anche la sua risposta alle cure. Non stupisce quindi che solo nella prima parte del 2018 ben 239 pazienti abbiano usufruito di questo importante servizio: quasi una paziente al giorno.

Per il 2018, tuttavia, il focus tornerà sulla ricerca scientifica. Il ricavato andrà infatti a sostenere il progetto riguardante l’immunoterapia cellulare avanzata portato avanti presso l’Irst Irccs di Meldola dal dottore Massimo Guidoboni, Responsabile dell’Unità Operativa di Immunoterapia e Terapia Cellulare Somatica. "Uno studio scientifico recente ha stabilito come ogni giorno, nel corpo di ciascuno di noi, si formano circa cento cellule potenzialmente in grado di dar luogo a una neoplasiaspiega proprio il dottore Guidoboni, che sarà presente nel corso della serata – ma il nostro sistema immunitario risulta solitamente molto efficiente nel riconoscerle e ucciderle prima che possano svilupparsi. Tuttavia, di tanto in tanto, qualcosa può eluderne la sorveglianza, a causa delle controffensive che la malattia mette in atto. Sotto la definizione di immunoterapia ricadono quindi una serie di modalità terapeutiche che vanno a colpire meccanismi diversi adottato dal cancro, a seconda dei farmaci utilizzati; ciò che hanno in comune è la caratteristica di voler utilizzare il sistema immunitario per sconfiggere e uccidere le cellule tumorali".

"Da qualche tempo stiamo assistendo ad un grande fermento nel mondo della ricerca scientifica oncologica – spiega il Direttore Generale Ior, Fabrizio Miserocchi – e questo ci fa comprendere come i nostri sforzi in termini di tempo, di energie, di investimenti, siano stati lungimiranti e cominciamo ad intravedere i frutti tanto attesi. I dati riguardanti gli studi dedicati all’immunoterapia sono estremamente significativi. Per la prima volta nella storia vediamo pazienti con carcinoma al polmone avanzato liberi da malattia prima di sottoporsi ad intervento chirurgico, dopo un trattamento che prevedeva la combinazione dei nuovi farmaci con le terapie standard. Tumori rari, per cui negli ultimi anni non si erano registrati sostanziali sviluppi, cominciano a rispondere alle cure. L’importanza dell’immunoterapia è stata certificata persino dal Karolinska Institute, che ha deciso di attribuire il Premio Nobel per la Medicina 2018 a due dei ricercatori che più di tutti hanno contribuito all’avanzamento di questa opportunità. Insomma, siamo convinti che sia la strada giusta per sottrarre futuro al cancro e donarlo ai nostri pazienti".

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
Al teatro Verdi la X edizione del Gran galà Ior
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento