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elezioni 8 e 9 giugno 

Cambiamo si presenta alla città. "Il valore civico di spendersi per la comunità"

Stamane la conferenza stampa al civico 25 di Corso Mazzini a Cesena 

foto: Sandra e Urbano fotografi (Cesena)

La lista Cambiamo, che con Cesena siamo noi e Italia viva, sostiene il candidato sindaco Marco Giangrandi, si è presentata oggi nel corso di una conferenza stampa nella sede di corso Mazzini 25. Al tavolo della conferenza Andrea Rossi, Luigi Di Placido e Marco Giangrandi.  “Non è scontato essere qua dopo cinque anni. Un onore per me” ha detto in apertura Rossi citando il “valore civico dello spendersi per la comunità” e i due temi dello sviluppo del territorio e dei giovani. “Obiettivo della lista: essere attrattivi per i giovani. Per dei giovani liberi, per farli lavorare sui temi concreti del territorio”. Poi una citazione per Enrico Castagnoli. “Il progetto lo abbiamo cresciuto insieme, abbiamo condiviso dei percorsi di crescita”.

Quindi la parola al candidato sindaco. “L’incontro con “Cambiamo” parte da lontano – ha detto Marco Giangrandi - ma è stato per me motivante, anche se vengo da Cesena siamo noi. Ci ho sempre messo la faccia e continuerò a metterla. Faremo dell’ascolto uno dei nostri punti forti, cercando di incidere su sviluppo economico e temi ambientali”.

Quindi ha preso la parola Maurizia Boschetti che ha ricordato il Distretto della felicità, esperienza del distretto della calzatura sammaurese nota anche oltre i confini locali.  “I giovani e le donne – ha sottolineato Boschetti - vorrebbero orari più adeguati per gestire la vita di tutti i giorni. Aziende, istituzioni e servizi devono accogliere questa richiesta e gli stimoli che vengono da questo progetto, per noi molto importante”.

Alberto Scarpellini, coltivatore diretto e perito agrario, ha segnalato il valore di una persona che in lista porta i bisogni di chi lavora in agricoltura. “Sul mercato ortofrutticolo – ha detto Scarpellini - è il momento di fare scelte coraggiose. Bisogna mettere mano anche a orari, logistica e servizi. Il mercato sta morendo. L’abbandono dei terreni nella parte collinare non si ferma. Occorre fare incontrare chi deve allargare l’azienda e chi vuole cedere proprietà”.

Ha quindi osservato Andrea Torri: “abito da sempre a Calisese, un paese lasciato sempre solo. Cinque anni nel quartiere Rubicone: provo amarezza e avvilimento, dopo questa esperienza nella consulta del quartiere.  Dal basso portiamo indicazioni, ma riceviamo poche risposte. Mi piacerebbe lavorare su questo versante. Meno chiacchiere e più fatti”. Barbara Amaduzzi, musicista “anche se per vivere faccio l’impiegata amministrativa”, è direttrice di un coro e vicepresidente degli Amici della musica ha segnalato che mancano spazi gratuiti in cui programmare appuntamenti musicali.

Da Pietro Spinelli arriva l’osservazione: “sembra che la politica non ci appartenga. Una motivazione potrebbe essere la mancanza di un canale comunicativo. Non compriamo i giornali al mattino. Utilizziamo lo smartphone. Ascoltiamo qualche podcast. La politica locale si rivolge ai giovani in maniera non adeguata. La politica locale la sentiamo molto lontana. Il mio auspicio è di avere un sindaco che ascolta e risponde, anche creando incontri pubblici”. Per Matteo Mazzotti l’obiettivo è “non etichettarmi. Desidero combattere una battaglia pacifica. Entra entrando nel merito delle vicende. Mi informo, leggo libri e giornali, e sogno: voglio entrare a piedi pari in questo mondo”.

A Luigi Di Placido le conclusioni: “Siamo molto orgogliosi di condurre questa battaglia con Marco Giandrandi. Ma anche con Stefano Angeli, Franco Pedrelli, Gianni Mazzoni, Gualtiero Montesi.  In questi cinque anni siamo stati sui temi. E facciamo proposte. Ma in questa città manca il riscontro di ciò che si fa. Cose ne è successo dopo due anni di un centro giovanile aperto, per esempio?”.

“Vogliamo concentraci su tre punti – continua Di Placido -: creare ricchezza. Siamo poco attrattivi per gli imprenditori. Sanità, il nuovo ospedale di cui si parla, ponendo l'attenzione al contenitore e non al contenuto. Terzo: fare qualcosa contro l’abbruttimento culturale della città. Sul teatro Bonci vorremmo ridiscutere il rapporto con Ert. E palazzo Guidi cosa diventerà con il trasferimento del conservatorio? Miriamo a un orizzonte programmatico di dieci o venti anni”. 

In risposta ad alcune domande dei giornalisti, Rossi ha sostenuto, a proposito delle polemiche in città sulle manifestazioni per il 25 aprile, che "voler cavalcare temi per dividere è lontano anni luce dal nostro modo di fare politica. Il 25 aprile dovrebbe essere la giornata di tutti gli italiani. Il sindaco Lattuca avrebbe dovuto usare toni meno accesi e la destra non dovrebbe enfatizzare quattro o cinque scappati di casa che hanno imbrattato i manifesti elettorali. La nostra città ha bisogno di un polo moderato". Il candidato sindaco Giangrandi ha ammesso di avere votato anche Pd, "in epoca Renzi". Sul 25 aprile ha aggiunto: "Le bandiere o le mettiamo tutti o non le mette nessuno. Dobbiamo ricostruire la rappacificazione". Di Placido ha proseguito sul 25 aprile: "il discorso del sindaco era da campagna elettorale. Una dimostrazione di intolleranza, viste le elezioni imminenti". Infine, sui servizi sociali e le case di riposo, su sollecitazione del cittadino Marino Savoia, Di Placido ha precisato che "ora sono gestiti dall'Asp, non dal Comune. È difficile per tutti intervenire in merito". 

La lista è composta da: Andrea Rossi 56 anni, consulente e imprenditore; Luigi Di Placido 57 anni, professionista e consulente; Barbara Amaduzzi 46 anni musicista e Impiegata amministrativa; Stefano Angeli 62 anni, geologo; Andrea Bartolini 54 anni, disoccupato; Maurizia Boschetti 65 anni consulente aziendale; Gisella Casadei 48 anni, responsabile amministrativo; Silvia Casali 46 anni, responsabile demand planner; Alida Fabbri 67 anni, pensionata e consulente aromaterapia; Elisabeth Fagioli 44 anni, barista; Carla Mazzoni Cesena 75 anni, pensionata; Gianni Mazzoni 59 anni consulente; Ilaria Mazzoni 25 anni criminologa/esperta in scienze forensi; Matteo Mazzotti 25 anni, studente di giurisprudenza; Gualtiero Montesi 73 anni pensionato; Elisa Neri 41 anni, impiegata - responsabile marketing & comunicazione; Angelo Pagliacci 61 anni, architetto
Franco Pedrelli 72 anni, pensionato; Paolo Pieri 48 anni, avvocato; Daniela Pirini Casadei 65 anni pensionata; Stefano Samorè 61 anni, albergatore; Alberto Scarpellini 52 perito agrario/coldiretto; Pietro Spinelli 24 anni, studente di economia; Massimo Tisselli 61 anni, pensionato; Andrea Torri 53 anni, quadro direttivo bancario. 

Qui di seguito alcuni scatti di Sandra&Urbano fotografi raccolti durante la conferenza stampa

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