emergenza sanitaria
Coronavirus. Spesa online anche per la Centrale del latte
Già lunedì 24 febbraio – dice il direttore Bazzocchi – abbiamo deciso che tutti i nostri dipendenti, sia in stabilimento, sia impiegati, sia i nostri venditori, usassero la mascherina. Devo ringraziarli tutti perché hanno risposto positivamente. Ci eravamo attrezzati per cui le mascherine le avevamo già".
In questo momento di difficoltà la Centrale del Latte di Cesena rinnova l'impegno verso il territorio e da oggi attiva il servizio di ordine della spesa online con consegna a domicilio. Per ora il servizio è disponibile solo in alcune zone del territorio cesenate (le zone sono indicate collegandosi al sito) dove è possibile acquistare tutti i prodotti a marchio Centrale del Latte di Cesena e altri prodotti commercializzati.
Il minimo d'ordine è di 30 euro e la consegna è sempre gratuita. È sufficiente collegarsi alla pagina www.centralelattecesena.it/ordina ed inviare l'ordine entro le 16: la spesa sarà consegnata il giorno lavorativo successivo nella fascia oraria 10/15 (domeniche e festivi esclusi).
Diverse le modalità di pagamento accettate: contanti, pagamento elettronico con bancomat, carta di credito e anche con Satispay.
La spesa online prevede latte, yogurt, panna, burro, mascarpone, formaggi freschi, formaggi stagionati e tanti altri prodotti di prima necessità.
È questo un ulteriore impegno dell'azienda in questo momento di così grande difficoltà per andare incontro alle esigenze dei tanti consumatori.
In parallelo Centrale del Latte di Cesena continua il lavoro quotidiano con tutte le precauzioni del caso. Lo conferma il direttore Daniele Bazzocchi spiegando che l'azienda si è mossa dal primo giorno rispetto alla sicurezza sanitaria. "Raccogliamo come sempre il latte di allevatori della zona con una garanzia di fornitura totale non solo per chi desidera la spesa a casa ma naturalmente anche per tutta la rete di distribuzione organizzata. Anche da un punto di vista igienico poi ci siamo mossi per tempo: già lunedì 24 febbraio – dice Bazzocchi – abbiamo deciso che tutti i nostri dipendenti, sia in stabilimento, sia impiegati, sia i nostri venditori, usassero la mascherina. Devo ringraziarli tutti perché hanno risposto positivamente. Ci eravamo attrezzati per cui le mascherine le avevamo già".
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