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Quartieri 

“Crescono i disagi nelle zone di Diegaro e Torre del Moro. Il Comune ci ascolti e intervenga urgentemente”

La richiesta di Fratelli d'Italia

“Crescono i disagi nelle zone di Diegaro  e Torre del Moro. Il Comune ci ascolti e intervenga urgentemente”

Con un comunicato giunto in redazione, Gabriele Fabbri, componente del Circolo di Fratelli d’Italia Cesena e responsabile del dipartimento provinciale dell’ambiente, residente a Torre del Moro, richiama l'attenzione dell'Amministrazione Comunale sui disagi emersi in alcune zone della città.
Nelle scorse settimane anche il Corriere Cesenate ha affrontato il tema, sia per quanto riguarda il Quartiere al mare che la zona di San Cristoforo.“Le zone di Diegaro e di Torre del Moro, alle porte di Cesena - si legge nella nota di Fratelli d'Italia - sembrano essere completamente dimenticate dalle Istituzioni. Le promesse della Giunta comunale devono finalmente prendere forma con azioni concrete. I cittadini di queste località sono stanchi di essere considerati meno importanti rispetto agli altri”.“Prima di tutto e lo dico sorridendo - commenta Gabriele Fabbri - quando metti piede a Torre del Moro non sai dove ti trovi, in quanto il Comune non ha mai segnalato il territorio della nostra località con una segnaletica opportuna. Fatta questa premessa, le situazioni maggiormente pericolose e che necessitano di un pronto intervento sono la scarsa, per non dire assente, illuminazione nella zona della Parrocchia Santa Maria Immacolata di Torre del Moro e il parapetto rotto nel ponte di Via Moschina”.Ma non è finita qui perché “sempre da un punto di vista della sicurezza, vorrei segnalare - continua Fabbri - anche la totale mancanza di lampioni stradali e di cassonetti per la raccolta differenziata e dell'immondizia in via Maccanone, proprio dietro al cimitero”."Il rammarico - continua la nota che può nello stesso tempo diventare anche frustrazione, è che tutte queste problematiche sono state già comunicate da tempo alle autorità competenti e alle istituzioni attraverso la costituzione di comitati e di gruppi che hanno raccolto firme, presentate poi al Comitato di Quartiere e in Comune. Purtroppo non abbiamo avuto nessuna notizia circa interventi in programma per far fronte a queste situazioni e di conseguenza il disagio aumenta con il passare delle settimane”.“Quelli che vogliamo ricevere da parte delle autorità - conclude Fabbri - non sono i proclami auto-celebrativi come quelli per la costruzione della pista ciclabile nel tratto della via Emilia compresa tra la rotonda del Famila e quella Paul Harris, mai avviata nonostante l’inizio dei lavori fosse fissato lo scorso autunno e il cui costo di 1.2 milioni di euro è già stato messo a bilancio, bensì azioni concrete. Diegaro e Torre del Moro devono essere una bella porta d’ingresso alla città”.Foto in notturna e di giorno

foto di sera

 

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