Cesena
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il punto del direttore alla vigilia del ballottaggio

Domani al voto per scegliere il sindaco di tutti i cittadini e ricordando che "la bacchetta magica non funziona in politica"

La città si confronta per la prima a volta con la sfida a due. In lizza ci sono Enzo Lattuca (centrosinistra) e Andrea Rossi (centrodestra)

Foto Pier Giorgio Marini. Cesena all'alba di questa mattina. Svetta e' campanon, la torre sul palazzo del Ridotto

Ormai ci siamo. Mancano meno di 24 ore all'apertura dei seggi (si vota dalle 7 alle 23) per il ballottaggio che si tiene per la prima volta a Cesena. Un'esperienza nuova, faticosa ed esaltante al tempo stesso. In primis per i candidati alla poltrona di primo cittadino. Poi per chi li sta seguendo in questi mesi di campagna elettorale. Anche per i cittadini che dovranno tornare alle urne un'altra volta dopo esserci andati domenica 26 maggio scorso. Ricordo che può votare anche chi non ci è andato nella scorsa elezione.

Esperienza bella e faticosa anche per noi, operatori nei mass media. La passione politica messa in campo ha superato le difficoltà emerse e ha fatto venir fuori un lato bello della nostra città e di chi la abita: il desiderio di partecipare, di volerci essere, di poter incidere, di poter lasciare un segno. Una voglia di partecipazione che sembrava sopita e che va contro a un luogo comune troppo diffuso: gli italiani sono stanchi della politica.

Da noi non è stato così, come dimostrato anche dall'animato e coinvolgente dibattito di lunedì scorso al Ridotto (la registrazione è sulla nostra pagina Facebook) organizzato dal nostro giornale. I candidati sono emersi giustamente nelle loro diversità, ma si sono rispettati da autentici galantuomini. Anche il pubblico ha partecipato con molto calore, come è inevitabile che sia, mostrando, con le numerose domande poste, di voler essere protagonista nella vita pubblica della nostra città.

Ora siamo alla resa dei conti. O meglio, alla conta dei voti. Basta proclami. Basta promesse. Si passa al concreto della vita quotidiana. E poi da lunedì, chiunque vinca, dovrà mettersi subito al lavoro per rispondere alla numerose richieste emerse da ogni direzione e in ogni direzione. Chi vincerà sarà il sindaco di tutti e per tutti, come abbiamo sempre ricordato negli anni a chi abitava il gradino più alto di palazzo Albornoz. E dovrà avere a cuore il bene di tutti e di ciascuno. Con una parola un po' abusata, dovrà avere a cuore il bene comune, un moltiplicatore del bene di tutti, e non solo tenere in considerazione chi l'avrà votato. Non dimenticando mai, comunque, come ripetuto più volte dal sottoscritto in questi ultimi mesi andando a prestito dal discorso di papa Francesco in piazza del Popolo il primo ottobre 2017, che "la bacchetta magica non funziona in politica" e che "un sano realismo sa anche che la migliore classe dirigente non può risolvere in un baleno tutte le questioni".

A tutti, in bocca al lupo. Non solo a Lattuca e a Rossi, ma anche a chi con loro andrà a formare la giunta e a chi entrerà in Consiglio comunale. Buon lavoro.

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Domani al voto per scegliere il sindaco di tutti i cittadini e ricordando che "la bacchetta magica non funziona in politica"
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