Cesena
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Teatro, i primi appuntamenti della prossima stagione

Finestra sul mondo: il Bonci presenta il cartellone

Una sfida culturale per avvicinare il pubblico alla drammaturgia fisica con la volontà di sviluppare il dialogo tra arti coreografiche e altri linguaggi. "Lazarus" è l'opera rock che Bowie scrisse poco prima di morire

La nuova abitudine - Claudio Castellucci - Foto di Lyuda Burchenkova

In una rutilante conferenza stampa, collocata fisicamente a Bologna, ma anche in collegamento internet, è stato presentato il primo abbozzo del cartellone di Emilia Romagna Teatro, fondazione diretta da Valter Malosti.

Dopo i saluti istituzionali dell’assessore regionale Mauro Felicori, che ha fatto i suoi complimenti al direttore, è stata delineata una programmazione, ancora non del tutto formata, ma segnata dal riferimento all’ignoto: fonte di paura o di speranza? La domanda, che ha come sempre una doppia risposta, riguarda il tempo da cui si spera si stia uscendo. Il futuro, però, presenta tante insidie, oltre alle incognite strutturali di un tempo che ancora non si è realizzato.

L’assessore alla cultura del Comune di Cesena, Carlo Verona, ha rivolto ai presenti un videomessaggio, come tutti i partner istituzionali di Ert, in cui ha ricordato che dopo tutte le limitazioni e le invenzioni tecnologiche che hanno permesso, per un po’ di surrogare il teatro, ora c’è un nuovo virus con cui ci troviamo a convivere, quello della guerra. Contribuire alla pace significa dare forza alla cultura, questo il senso dell’intervento cesenate.

Valter Malosti è partito da un omaggio a David Bowie, “turn and face the strange”, dalla canzone “Changes”, per illustrare il senso di questa programmazione triennale. La traduzione sarebbe: voltati, e affronta l’ignoto, ma questo termine può significare anche: l’insolito, l’inatteso, lo strano, tutte condizioni con cui tutti gli esseri umani si stanno confrontando in questi due difficili anni. «Credo ci sia bisogno di un cambio di prospettiva – sostiene Malosti – nello sguardo di un’istituzione pubblica come Ert. Tutti i progetti sono legati, come se fossero parte di un’unica drammaturgia, un organismo poetico, nato da un intenso lavoro artistico di squadra, il cui cuore pulsante e vitale è la produzione, il palcoscenico, da cui si irradiano tutti i percorsi legati allo scambio, alla condivisione di pratiche e saperi con il territorio. Ert si propone quindi come un laboratorio-incubatore di creatività trasversali, che ibridano le prassi di sperimentazione di diversi linguaggi dello spettacolo dal vivo e delle arti nel loro complesso».

Nasce quindi “Carne”: un anno di appuntamenti (maggio 2022-aprile 2023) che confluiscono nelle stagioni, nelle attività di Ert con le scuole e in “Vie Festival”. Si tratta di una sfida culturale, per avvicinare il pubblico alla drammaturgia fisica con la volontà di sviluppare il dialogo tra arti coreografiche e gli altri linguaggi della scena. A Cesena il  7 e 8 ottobre nella Ex Chiesa dello Spirito Santo andrà in scena “El elogio de la fisura” di Lorena Nogal, il 9 ottobre al Teatro “Bonci” sarà la volta di “Opening Night” (La Veronal); poi nell’anno nuovo, il 20 gennaio, sempre al “Bonci”, “La nuova Abitudine”, coreografia di Claudia Castellucci (nella foto); infine, il 14 aprile il “Bonci” vedrà “Nothing. Nel nome del padre, del figlio e della libertà”, liberamente tratto da “Re Lear” di William Shakespeare, con regia e coreografia di Michela Lucenti, che da venti anni collabora con Malosti e che sarà in questo triennio artista associata di Ert, per sviluppare, nelle intenzioni del direttore, un nuovo linguaggio coreografico, tale da creare un nuovo pubblico di appassionati di danza.

Tra le co-produzioni dell’anno un posto speciale spetta a “Lazarus”, la nuova regia di Valter Malosti, direttamente collegata a David Bowie. Si tratta dell’opera-rock che Bowie scrisse poco prima di morire insieme al drammaturgo irlandese Enda Walsh. In scena Manuel Agnelli, cantautore, polistrumentista e produttore musicale. Ert ha ottenuto i diritti in esclusiva nazionale e produce lo spettacolo con vari teatri (Teatro Stabile di Torino, Teatro di Napoli, LAC – Lugano Arte Cultura, Teatro di Roma). Il debutto è previsto nella primavera 2023 al Teatro “Bonci” di Cesena.

Ancora mancano molti dettagli, ma la direzione di Malosti sembra proiettare Ert e i suoi teatri, quindi anche il “Bonci” di Cesena, in una nuova prospettiva, non più rivolta solo all’Italia, ma all’intera Europa: un po’ meno teatro di tradizione, un po’ più finestra aperta su un mondo in trasformazione.

La campagna abbonamenti si apre mercoledì 25 maggio con la vendita in anteprima (fino al 30 giugno) della Card 6 spettacoli a formula libera, utilizzabile anche in coppia a Modena, Bologna, Cesena e Vignola, al costo di 78 euro. Dal primo luglio saranno in vendita tutte le altre formule di carnet. Si confermano le riduzioni per giovani under 29, studenti e over 60.

Info: emiliaromagnateatro.com

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