Eventi a Cesena
Si alza il sipario per “Prospettive rovesciate: storie di metamorfosi”
La prima martedì 24 maggio alle 21 al Teatro Bonci
La scuola va in carcere. La presentazione del progetto: “Prospettive rovesciate” nato in cooperazione tra il Coordinamento teatro carcere Emilia-Romagna e il Liceo è avvenuta questa mattina presso il “Monti” di Cesena. L’idea, nata dieci anni fa, ha come fine quello di creare una collaborazione tra liceo e carcere per poter abbattere “il muro creato dal pregiudizio verso i carcerati" ha detto la regista Sabrina Spazzoli.
L’assessore Carmelina Labruzzo hainvitato i presenti a creare una rete tra scuole e istituzioni. Labruzzo ha parlato del ruolo centrale che i ragazzi soprattutto delle superiori, hanno in queste iniziative. L’assessore Carlo Verona ha concluso:” Molti ragazzi quando lavorano nel teatro hanno la possibilità di diventare dei protagonisti dentro e fuori dal teatro”.
Il copione “È frutto di un lavoro a 34 mani, perché è stato realizzato dalle idee dei ragazzi” ha chiarito il professore del “Monti” Paolo Turroni che ha aggiunto: “questo è un modo per stimolare i ragazzi a pensare e a creare. Noi educatori dobbiamo offrire loro questi strumenti”. Ha invitato i giovani ad “andare a teatro”.
La preside Simonetta Bini ha riportato le parole di Palma Mercurio direttrice della casa circondariale di Forlì: “La dentro c’è un pezzo di Cesena e questo pezzo viene dimenticato dai cesenati. La vera sfida è uscire dal carcere. Queste iniziative sono un vero miracolo per la struttura”.
La regista ha sottolineato che “questo tipo di spettacolo è portata avanti in modo parallelo in carcere con che spesso collaborano nella stesura del copione e fornendo punti di vista differenti rispetto a quello dei ragazzi. Questa sceneggiatura è incentrata su “Mito e Utopia”, tema proposto per il triennio 2022-2024”.
La presentazione si è conclusa con l’intervento di Alberto Bianchi portavoce dei giovani attori impegnati nella realizzazione dello spettacolo e ha messo in luce: “Per noi ragazzi -ha detto- è stato molto stimolante e formativo. Ci auguriamo che questo nostro lavoro possa essere portatore di un messaggio di speranza”.
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