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Il “Bonci” che verrà

Le anticipazioni sulla nuova stagione di Ert e del Teatro comunale di Cesena

Valter Malosti, direttore di Ert Fondazione (foto di Laila Pozzo)

L’anno teatrale appena concluso ha registrato nel complesso 140.000 spettatori, migliorando il livello dell’ultima stagione precedente al Covid. Emilia-Romagna Teatro ha scelto di offrire un’anticipazione delle produzioni e coproduzioni che saranno realizzate nel 2023/24, in attesa delle conferenze stampa e delle presentazioni ai docenti e al pubblico previste a Cesena rispettivamente il 7 e 21 settembre, quando si illustreranno i cartelloni del sistema teatrale Ert.

Per la Stagione 2023/2024 il progetto produttivo di Ert / Teatro Nazionale coinvolge importanti artisti del panorama italiano, oltre al direttore Valter Malosti, Nanni Moretti, Motus, Federico Tiezzi, Sandro Lombardi, Jacopo Gassmann, Alessandro Serra, Michela Lucenti / Balletto Civile; e maestri internazionali fra cui Pascal Rambert, Theodoros Terzopoulos, Stéphane Braunschweig, Hannes Langolf, Sharon Fridman. Tra gli altri artisti sostenuti da Ert si segnalano Fabio Condemi, Matilde Vigna, Federica Rosellini con Francesca Zaccaria, Roberto Latini, Veronica Cruciani, Giuliano Scarpinato, Roberta Lidia De Stefano, Kepler-452.

Alcuni punti fermi: l’omaggio a Giovanni Testori in occasione del centenario della nascita; il tema del lavoro; la drammaturgia fisica nella rassegna “Carne”, curata da Michela Lucenti. Intorno all’opera di William Shakespeare si sviluppano nuove riscritture, interpretazioni attoriali, progetti di danza, progetti musicali e il lavoro artistico svolto nelle carceri di Castelfranco Emilia e Modena.

Omaggio a Giovanni Testori  

Nel centenario della nascita, per Giovanni Testori sono previste due produzioni: “Maddalene (da Giotto a Bacon)”, uno spettacolo di e con Valter Malosti, direttore di Ert Fondazione, e “Due Lai (Erodiàs - Mater strangosciàs)”, nuovo progetto a cura di Sandro Lombardi per Anna Della Rosa.

Nuove produzioni e co-produzioni

“Frankenstein (a love story)” è il nuovo spettacolo di Motus, storico gruppo fondato da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò: il testo, composto dalla studiosa e attivista Ilenia Caleo, si ispira alla struttura al libro di Mary Shelley. In scena Silvia Calderoni. Dal romanzo gotico a quello fantascientifico, fino alla filosofia postumana.

Valter Malosti dirige “Antonio e Cleopatra”, spettacolo che lo vede interpretare con Anna Della Rosa i due protagonisti della tragedia di William Shakespeare, alla ricerca del significato “alchemico” di un dramma su cui, secondo il regista, aleggia lo spirito di Giordano Bruno: «un teatro della mente che esige un nuovo cielo e una nuova terra». 

A Modena è attesa la prima nazionale (27 e 28 gennaio) del nuovo testo di Pascal Rambert, fra i più acclamati drammaturghi europei, che presenta “Mon absente”. Intorno a una bara cosparsa di fiori, si riuniscono familiari e amici di una donna che non c'è più. I ricordi e le parole fluiscono fra le lacrime, tenendo uniti i vivi, nel bene e nel male: dal vuoto della perdita emerge lentamente un ritratto.

Dopo aver affrontato negli anni la tragedia classica, con “Fedra” Federico Tiezzi torna al mito greco, dirigendo sul palco Elena Ghiaurov nella versione italiana del drammaturgo Fabrizio Sinisi dal testo di Jean Racine del 1677. Debutto in prima assoluta a Cesena dall’11 al 14 aprile.

“Les fleurs” è l’ultima creazione di Balletto Civile e Michela Lucenti: una performance sul linguaggio poetico e sull’impatto rivoluzionario dei versi sul danzatore.

Jacopo Gassmann per la nuova stagione affronta “The City” di Martin Crimp, una commedia nera, inquieta, kafkiana, incentrata sul potere del linguaggio. In programma a Bologna dal 14 al 17 marzo.

Nanni Moretti debutta alla regia teatrale con “Diari d’amore” da Natalia Ginzburg, scegliendo gli atti unici “Fragola e panna” e “Dialogo”.

Stéphane Braunschweig, direttore artistico dell’Odéon – Théâtre de l’Europe, firma la regia de “La vita che ti diedi” di Pirandello.

Il gruppo ErosAntEros di Davide Sacco e Agata Tomšič inaugura una collaborazione con la band cult slovena Laibach, e torna a un classico teatrale del Novecento, “Santa Giovanna dei Macelli” di Bertolt Brecht, con una rilettura filtrata dalla realtà contemporanea. Economia, speculazione finanziaria, sfruttamento dei lavoratori, sono i temi al centro del dramma, scritto in seguito al crollo della borsa di New York del 1929: temi urticanti anche oggi, nell’era della “permacrisi” fatta di conflitti internazionali, mancanza di diritti e precarietà del lavoro.

Tratto dalla trilogia “Wordstar(s)” di Vitaliano Trevisan, il testo teatrale “Scandisk” debutta a Bologna il 6 febbraio (in scena fino al 18), diretto da Jacopo Squizzato, giovane autore, attore e regista veronese formatosi al Piccolo Teatro di Milano e allo Stabile di Torino. Gli operai di un magazzino di prodotti metallici, mentre spostano e riordinano pile di bancali, progettano un colpo che dovrebbe permettere loro di cambiare radicalmente vita, eliminare gli errori e fare tabula rasa.

Veronica Cruciani dirige Eva Robin’s e le Beatrice Vecchione e Matilde Vigna nell’opera di Jean Genet “Le serve”. Liberamente ispirata a un fatto di cronaca che scosse l’opinione pubblica francese negli anni Trenta, la storia delle due sorelle domestiche, Claire e Solange, e del loro rapporto di amore e odio nei confronti della padrona, l’elegante Madame, è trasposta in una città europea contemporanea, focalizzandosi sui temi del potere e del genere.

Roberto Latini sceglie “Romeo e Giulietta”, nella sua versione “Giulietta e Romeo”, per costruire un concerto scenico dal dramma di Shakespeare, letto come una manifestazione fuggevole dell’amore nella vita dei due adolescenti.

Ert continua a sostenere il lavoro di Matilde Vigna, classe 1988: va in scena in prima assoluta il suo nuovo allestimento “L’ultima figlia”, un delicato lavoro che, a partire dalla perdita della madre, indaga la solitudine di una generazione, quella di chi oggi ha poco meno di 40 anni e non ha figli. Attraversando la grottesca burocrazia post mortem, lo spettacolo racconta responsabilità che emergono e un dolore che divora tutto e riporta all’infanzia.

Roberta Lidia De Stefano presenta “Di Grazia (historie de travail, de guerre et de pouvoir)”: la pratica di guerra dello “stupro di massa”, come quello avvenuto in Ciociaria, eseguito dalle forze militari francesi arrivate nel ’44 a liberare l’Italia dall’occupazione nazista. Un viaggio a corpo aperto che riporta questa vicenda al nostro presente, dove il trittico lavoro-potere-violenza resta ancora una maglia stretta attorno ai più “fragili”.

Produzioni e co-produzioni in tournée 

Artista fra i più noti del panorama europeo, Pippo Delbono continua a rappresentare le sue creazioni in Italia e all’estero. “Amore” sarà atteso a Cesena il 2 e 3 dicembre.

“Aspettando Godot” del maestro greco Theodoros Terzopoulos arriva a Cesena dal 18 al 21 gennaio.

Riprende la tournée “Il Capitale - un libro che ancora non abbiamo letto”, l’indagine teatrale di Kepler - 452 che ha portato in scena gli operai della fabbrica: a Cesena il 7 e 8 febbraio.

“Accabadora”, dal romanzo di Michela Murgia (Premio Campiello 2010), fa tappa a Cesena il 4 e 5 novembre. La regista Veronica Cruciani affida il monologo per voce femminile al talento all’attrice Anna Della Rosa e alla drammaturga Carlotta Corradi per la traduzione scenica del libro.

“Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller (tradotto per l’occasione da Masolino D’Amico), l’ultimo allestimento di Massimo Popolizio, sarà a Cesena il 18 e 19 novembre.

“Best regards”, la performance del Premio Ubu 2018 Marco D’Agostin dedicata a Nigel Charnock, il co-fondatore di DV8 Physical Theatre scomparso nel 2012 è in programma il 13 febbraio a Cesena.

Carne - Seconda edizione

Prosegue il progetto Carne, focus sulla drammaturgia fisica curato dalla coreografa Michela Lucenti: il programma completo ancora non è noto.

Ert produce il nuovo lavoro di Hannes Langolf, coreografo e danzatore tedesco con base a Londra. I suoi lavori sono connotati da un’impronta socio-politica che oltrepassa i confini della danza e del teatro per creare una forte connessione con il pubblico. Lo spettacolo (titolo in via di definizione) debutta l’8 marzo in prima nazionale a Cesena.

Fino al 2 settembre è possibile acquistare sia nelle biglietterie dei teatri Ert che online la Card anteprima (6 ingressi a 84 euro), utilizzabile in tutte le città della rete. Informazioni su: www.emiliaromagnateatro.com.

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