Il comandante Vallicelli al Rotary: "Eravamo in anticipo e col Papa girammo su Bagdad per aspettare l'orario esatto di atterraggio"

"Quando vola il Papa, tutti ti danno lo spazio aereo". Lo ha detto ieri sera il comandante dell'Alitalia, Roberto Vallicelli, al Grand hotel Da Vinci di Cesenatico alla prima conviviale del Rotary club di Cesena per l'annata 2021-2022 guidata dal presidente Rocco De Lucia.

Introdotto dal primo ufficiale e socio del sodalizio Luigi De Cubellis, il comandante ha raccontato un po' di aneddoti della sua lunga carriera di pilota sulle rotte intercontinentali. Di grande impatto, dal punto di vista emotivo, per Vallicelli, il recente viaggio in Iraq, dal 5 all'8 marzo scorsi, con papa Francesco. "Mi sono trovato il Papa in cabina. È stato molto emozionante per me, per noi. Non capita tutti i giorni di sentirsi ringraziare dal Santo Padre. 'Sono tanti anni che aspettavo di fare questo viaggio', ci ha detto Francesco. Devo dire che mi ha molto colpito il fatto che il Pontefice non abbia chiesto nessuna modifica all'aereo. Ha chiesto solo che venisse collocata un'immagine della Madonna di Loreto (protettrice degli aviatori, ndr) davanti al suo posto. Sul volo Alitalia 4000, così si indica sempre un viaggio del Papa, viaggiavano una settantina di giornalisti, una cinquantina di prelati e tanto personale addetto alla sicurezza".

Poi è arrivata anche la rivelazione di un piccolo segreto, a seguito di una domanda. "Abbiamo girato sopra la capitale irachena prima dell'atterraggio - ha risposto il comandante alla richiesta di chiarimenti per quel sorvolo inatteso seguito grazie a internet - perché eravamo un po' in anticipo. Quando si trasporta il Papa, si va diritti da A a B, senza dover trovare le rotte a zig zag come avviene in tutti gli altri casi. Abbiamo dovuto aspettare per rispettare un rigido protocollo. Abbiamo atteso un po' di minuti, in modo che tutto fosse pronto come da cerimoniale adeguato all'ospite". 

Sul noto caso risolto dal comandante con una manovra manuale grazie alla quale ha evitato una collisione che avrebbe coinvolto 892 persone, Vallicelli ha detto di avere fatto solo il suo dovere, come capita tutti i giorni a chi conduce un'aereo con tanta gente a bordo. Era il luglio 2017 e si viaggiava sui cieli delle isole Mauritius, nell'oceano Indiano. Il comandante originario di Castrocaro Terme (Forlì-Cesena) era alla guida di un A330 della Air Seychelles e ha incrociato un Airbus 380 della Emirates. Una sua manovra improvvisa e manuale evitò la collisione.

Infine, sulle possibilità di ripresa dopo la pandemia, Vallicelli ha detto che "le prospettive cambiano tutti i giorni. Ad oggi siamo a un incremento del 21 per cento rispetto al 2020. Si pensa, secondo alcuni recenti dati, di tornare ai livelli pre-covid nel 2024, anche se in questo momento vedo tutti molto ottimisti". 

A margine dell'incontro, il past president Francesco Zanotti ha assegnato tre riconoscimenti Paul Harris fellow (i più prestigiosi per il Rotary club) a coloro che più gli sono stati vicini e lo hanno aiutato in un'annata per nulla semplice e così condizionata dalla pandemia, come ha detto lo stesso Zanotti (foto sotto). Le onorificenze rotariane sono andate al segretario Massimo Cicognani, al tesoriere Antonio Deflorian e al past president Alessio Avenanti. 

Nella foto, da sinistra, Francesco Zanotti, Massimo Cicognani, Antonio Deflorian, Alessio Avenanti e Rocco De Lucia