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Ucraina

Il territorio si attrezza in caso di arrivi massicci di profughi ucraini

Ieri si è riunito il tavolo tecnico presieduto dal prefetto Antonio Corona

Il territorio si attrezza in caso di arrivi massicci di profughi ucraini

Si è tenuta nella mattinata di ieri 4 aprile, presieduta dal prefetto Antonio Corona, una riunione in videoconferenza del Tavolo tecnico - istituito e coordinato dalla Prefettura di Forlì-Cesena, con la partecipazione del Comune di Forlì, Comune di Cesena, Ausl della Romagna, Questura di Forlì-Cesena, Comando provinciale Carabinieri di Forlì-Cesena, Comando provinciale Guardia di Finanza di Forlì-Cesena, Ufficio territoriale sicurezza territoriale e Protezione Civile di Forlì-Cesena dell’Agenzia Regionale Stpc, Coordinamento provinciale del volontariato di Protezione civile, Croce Rossa Italiana di Forlì-Cesena - che ha adottato la Procedura operativa per l’attivazione di un Punto di primo contatto con i profughi ucraini che dovessero arrivare, in contingenti significativi organizzati, sul territorio della provincia.

I cittadini ucraini che finora hanno trovato una sistemazione in provincia - grazie anche alle numerose iniziative spontanee di solidarietà - sono invece giunti per lo più “alla spicciolata” e in maniera autonoma.

Lo scenario di riferimento per l’attivazione del Punto di primo contatto, individuato presso i locali della Palazzina biglietteria Unieuro Arena, in via Punta di Ferro, 2 a Forlì, messi a disposizione dall’Amministrazione comunale, è invece quello dell’arrivo di uno o più pullman di profughi.

In tale caso, al fine di consentire l’erogazione di una serie di attività, di competenza di enti e uffici diversi, coordinando al meglio la risposta dell’intero sistema territoriale, interverranno presso la struttura sopra indicata la locale Azienda sanitaria per l’erogazione delle prestazioni sanitarie (tampone, anamnesi vaccinale, screening tubercolosi, ecc); le Forze di Polizia statali (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza) per le attività di registrazione dei profughi; i Servizi sociali comunali per le valutazioni delle eventuali esigenze in relazione anche alla composizione dei nuclei familiari e alla presenza di situazioni di fragilità e minori. Al riguardo, i Servizi sociali del Comune di Forlì e quelli dell’Unione dei Comuni Valle del Savio si sono accordati al fine di poter espletare congiuntamente - presso il punto di contatto di Forlì - le attività di presa in carico dei nuclei ucraini che poi troveranno accoglienza nei rispettivi ambiti territoriali; la Prefettura per la gestione della prima accoglienza dei profughi nelle strutture Ccas dedicate; l’Ufficio territoriale sicurezza territoriale e Protezione Civile di Forlì-Cesena dell’Agenzia Regionale Stpc, unitamente al Coordinamento provinciale dei volontari (in esso compresi quelli facenti capo alla Croce Rossa di Forlì-Cesena), per le attività di supporto che dovessero rendersi necessarie (allestimento spazi di attesa, distribuzione generi di conforto, trasporto presso le strutture di destinazione e quant'altro).

Allo stato attuale non si hanno notizie circa possibili arrivi organizzati di profughi verso il territorio provinciale.

In via ordinaria, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, la  medesima struttura di via Punta di Ferro sarà presto utilizzata dalla Ausl ai fini dell’espletamento delle prestazioni sanitarie dedicate ai cittadini ucraini.

Le medesime prestazioni sanitarie dedicate ai profughi ucraini sono attualmente erogate anche presso la Sala di quartiere piazza Magnani–Cesena, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 13.

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