DIRITTI
In piazza contro l'indifferenza. Un corteo a sostegno di chi non ha una casa
Oltre 200 ragazze e ragazzi hanno sfilato chiedendo "un tetto per tutti"
Un modo per accendere i riflettori sui dimenticati e perché ciascun uomo abbia un tetto sotto il quale potersi riparare. Sabato 1 dicembre le strade di Cesena hanno ospitato un lungo corteo per ricordare Imo Obinna, il ragazzo di 31 anni morto di freddo e di stenti in una colonia abbandonata di Cesenatico. All’appuntamento si sono presentati oltre 200 ragazze e ragazzi che hanno sfilato per le vie del centro urlando la propria rabbia e la voglia di cambiare le cose. “E in un paese sempre più impoverito e incattivito, dove cresce l’emarginazione sociale, vedere che a Cesena ci sono ancora tante persone che hanno voglia di lottare è entusiasmante”, dicono gli organizzatori dell’iniziativa facendo riferimento anche ai ragazzi extracomunitari che per giorni si sono accampati sotto i portici di palazzo Albornoz chiedendo un tetto sotto il quale dormire. “Un segnale importante – proseguono gli organizzatori – come importante è stata la solidarietà che hanno ricevuto dai tanti cittadini, movimenti e associazioni. Ed è necessario proseguire su questa strada, su un percorso solidale e di alleanze fra sfruttati che porti all’estensione dei diritti sociali per tutte e per tutti. Infine, l'appello: “Come è possibile che gli alloggi pubblici sfitti o abbandonati continuino a restare chiusi, a fronte di un ormai innegabile bisogno e che si continui a dire che mancano i soldi per una questione tanto importante come quella della casa?”. La casa – sottolineano gli organizzatori del corteo – “è un diritto costituzionale”.
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