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Incidente mortale sul lavoro. Il commento e la denuncia dei sindacati Cgil, Cisl e Uil

"Ancora una volta si è verificato l'evento che nessuno di noi vorrebbe accadesse: morire svolgendo uno dei diritti fondamentali della nostra carta costituzionale, che è il lavoro", dicono Silla Bucci (Cgil), Francesco Marinelli (Cisl) e Marcello Borghetti (Uil)

Oggi a Pievesestina, in tarda mattinata, si è verificato un incidente mortale sul lavoro. Le dinamiche sono ancora al vaglio delle forze dell'ordine e delle autorità che sono intervenute sul posto per cercare di ricostruire le dinamiche della tragedia.

In merito, i segretari territoriali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Silla Bucci, Francesco Marinelli e Marcello Borghetti hanno diffuso un comunicato alla stampa.

Nel testo si legge, tra l'altro, che "siamo costretti a vivere un'altra tragedia. Si tratta dell'ennesima vittima sul lavoro. Ancora una volta si è verificato l'evento che nessuno di noi vorrebbe accadesse: morire svolgendo uno dei diritti fondamentali della nostra carta costituzionale, che è il lavoro". 

Poi aggiungono: "Lavorare è necessario per vivere, dovrebbe esserlo altrettanto la garanzia all'incolumità per tutti coloro che devono soddisfare questa necessità. Purtroppo non è così oggi come non lo è stato in passato, paghiamo ancora la mancanza di una cultura generale della sicurezza a tutti i livelli. Nei soli primi due mesi del 2022 le denunce per infortunio sul lavoro presentate sono 634 di cui due mortali (dati Open Data Inail) nella provincia di Forlì Cesena".

"Non si può più aspettare - ribadiscono - di bisogna ricostruire una cultura della sicurezza che dovrebbe essere la base dalla quale partire, una comune percezione di certi valori come fondanti non negoziabili e quindi assunti come punto di riferimento per qualsiasi attività svolta in ambito lavorativo. Mentre oggi purtroppo troppo spesso le norme a tutela della salute e sicurezza vengono considerate inutili orpelli, lussi che non ci può permettere o quando va molto bene niente di più che fastidiosi intralci alla produttività".

E ancora: "Da troppo tempo mancano controlli continui e selettivi nelle aziende, per carenze di organico e di risorse. Auspichiamo quindi che nel breve periodo ci sia il tanto promesso aumento degli ispettori del lavoro e l’aumento del personale dell’Arma dei Carabinieri dedicato alle attività di vigilanza sull’applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro, legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro".

Infine esprimono "cordoglio e vicinanza ai familiari dell’ennesima vittima del lavoro, in attesa di comprendere, dagli organi competenti, le cause di questo incidente mortale", e denunciano "l’insopportabile strage infinita di morti sul lavoro, una tragedia nazionale dove non basta più indignarsi, perché il tema vero è una netta presa di coscienza nazionale per una energica azione di prevenzione, con applicazione severa delle prescrizioni, dei dispositivi di sicurezza e della formazione per garantire la sicurezza".

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