Ippodromo di Cesena, venerdì riparte la stagione

Come ogni estate, riparte venerdì sera l’appuntamento con l’ippica. Questa mattina nel corso di un'affollata conferenza stampa, alla presenza dei tanti attori coinvolti, è stato presentato il ricco programma e non è mancato l’omaggio a Tomaso Grassi, storico presidente scomparso pochi mesi fa, con un toccante video-ricordo che verrà proiettato anche nel corso del giorno d’apertura, venerdì 28 giugno.

Come l’anno scorso, 31 appuntamenti tri-settimanali (martedì, venerdì e sabato), che includono 3 Gran Premi, i trofei “Superfrustino” e “Senza Frusta”, il “Gentlemen Master” ed il gran finale con il Campionato Europeo, sabato 7 settembre, giunto alla 85esima edizione.

Tra conferme e novità, numerose le proposte collaterali e le iniziative benefiche per continuare la tradizione delle corse in notturna - iniziata nel lontano 1953 ma un po' appannata negli ultimi tempi - intrattenendo tanto gli appassionati del settore quanto le famiglie e i turisti della riviera romagnola.

Si rinnova anche la partnership con Teleromagna e la trasmissione “Cavalli in Pista”, giunta al 30° anno, con la copertura in diretta di tutte le serate e le repliche sul canale 74 del digitale terrestre.

Tutti buoni, tutti belli, tutti bravi, anche se l'orizzonte non è privo di nubi: oltre alle problematiche legate alla crisi del settore e conseguente diminuzione delle risorse economiche disponibili, la società Hippogroup, cui l’ippodromo di Cesena fa capo, deve affrontare la questione della vicinanza ai luoghi sensibili sollevata dalla legge regionale contro la ludopatia, che riguarda 3 su 4 delle sale gaming in gestione.

Per Cesena, la soluzione potrebbe trovarsi con lo spostamento dell’entrata, senza il trasferimento dei locali come invece è accaduto a Modena. Un compromesso forse non esente da polemiche. Inoltre, la società deve ancora definire il rinnovo della convenzione per l’Ippodromo Capannelle di Roma, in situazione precaria dal 2016.

Un grande impegno e tante sinergie messe in campo per affrontare le sfide di un’industria che sta cambiando radicalmente e che richiede investimenti strutturali e trasformazioni tecnologiche, nella logica della sostenibilità ma senza eludere dalla responsabilità sociale.