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Unione europea

L’Europa in una foto. Romano Prodi in città

Questa mattina l'incontro con gli studenti delle scuole superiori

L’Europa in una foto. Romano Prodi in città

Romano Prodi oggi a Cesena. Il professore, ed ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea, questa mattina, presso l’aula magna di Psicologia, ha tenuto una lezione agli studenti delle scuole superiori. Il docente è intervenuto sul ruolo della Unione europea attraverso la proiezione di fotografie tratte dal suo libro ”Le immagini raccontano l’Europa”.

In apertura il professore ha spiegato la storia della Ue partendo dalla fine della Seconda guerra mondiale passando per le prime comunità europee come la Ceca e l’Euratom e spiegando come queste organizzazioni abbiano portato al più lungo periodo di pace in Europa. Ha continuato parlando delle varie istituzioni europee soffermandosi sulle sue esperienze sia nella Commissione europea sia nel Consiglio europeo. Ha descritto la Ue come “una democrazia che unisce le varie nazioni e che non soffoca le libertà dei popoli”.

Il professore ha proseguito mostrando una foto che lo ritrae utilizzare per la prima volta l’euro. Ha definito l’Europa come “pane cotto a metà” e ha detto “non si avrà mai una vera Ue fino a quando non verranno attuate politiche estere comuni e non si avrà un piano di difesa comune.”

Prodi si è concentrato sulla spartizione per sfere d’influenza. Per parlarne è partito dalla celebre foto dove sono immortalati Churchill, Roosevelt e Stalin durante la conferenza di Yalta quando si decisero le sorti dell’Europa e di come l’Organizzazione delle nazioni unite dipenda ancora da questo patto.

Circa l’Onu Prodi ha parlato dei tre grandi del momento: Stati Uniti d’America, CinaUnione Europea. Gli Usa grazie a una forte stabilità ricoprono la posizione della potenza più affermata, perciò possono permettersi di investire miliardi di dollari in armamenti e tecnologia.

La Cina, secondo Prodi, è una potenza in ascesa, ma al contrario di Washington può contare su una smisurata forza lavoro di un miliardo e mezzo di cittadini. Per Pechino può costituire un’arma a doppio taglio: “solo il 6% delle terre cinesi” sono coltivabili e ciò con il tempo potrebbe creare problemi di sostentamento.

La Ue è stata descritta da Prodi come una potenza inseguitrice perché Bruxelles non può contare né su forza lavoro visto che la Ue conta ’solo’ 450 milioni di persone, né su tutte le conoscenze acquisite dagli Usa negli ultimi decenni.

L’ex presidente della commissione europea ha concluso con uno sguardo al futuro. Ha invitato i giovani a credere nella Ue e nell’euro. Ha affermato che “nel futuro si potrebbe colmare il distacco con il dollaro tramite un progetto di collaborazione tra i vari membri dell’Unione”.

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