La Cesena che vorrei. I giovani e la politica

Al di là del credo politico e delle diverse priorità di programma, quello che è certo è il forte attaccamento dei giovani per la città e l’impegno a valorizzarne meglio tutte le potenzialità.

L’incontro “I giovani cesenati e la politica” - organizzato dai responsabili under-40 del “Laboratorio Cesena” - ha visto nella serata di ieri, a pochi giorni dal voto, la presenza di sei tra i candidati alle elezioni amministrative in una piccola sala gremita, messa a disposizione da Assi.Prov in via del Serraglio.

Un ventaglio di partiti, movimenti e liste civiche - in equa rappresentanza di destra, sinistra e centro – che moderati e punzecchiati dal giornalista Maicol Mercuriali, si sono messi in gioco: Enrico Castagnoli (Cambiamo), Giovanni Colozzi (Lega), Fabrizio Faggiotto (Cesena Siamo Noi), Claudia Fanciullo (Movimento 5 Stelle), Tommaso Pirini (Popolari per Cesena) e Lorenzo Plumari (Partito democratico).

Pur mancando il tempo di sviscerare, sono state toccati tutti i grandi temi di interesse per il mondo giovanile: dalla tutela dell’ambiente all’eco-sostenibilità, dalla formazione - su cui tutti i candidati hanno molto insistito - alla necessità di cooperazione tra pubblico e privato, dalla creazione di nuovi strumenti per fare impresa all’importanza di un rapporto più trasparente tra il Comune e i cittadini.

Le differenti proposte di programma hanno dato ampia opportunità ai candidati di spiegare i reciproci punti di vista, alcuni brillando più di altri per l’incisività nell’esprimere la voglia di cambiamento riguardo alle scelte compiute nel passato più o meno recente dall’attuale Amministrazione.  

Un confronto corretto e pacato, senza alzate di voce o intromissioni forzate, con qualche battuta che ha alleggerito i toni, applausi di assenso quando le questioni del degrado e della sicurezza sono stati toccati, e domande per la maggior parte pertinenti.

Non sono mancati interventi che, più che chiedere, volevano esporre una tesi e, verso la fine, una ripetizione di argomenti che nulla di nuovo ha aggiunto a quanto già detto.

Il pubblico, variegato per età e professione, era composto anche da supporter che hanno sottolineato più apertamente per qualcuno dei candidati il proprio apprezzamento.

Un'iniziativa che è stata un successo dato che i giovani (e meno giovani) hanno risposto con entusiasmo. L'obiettivo di creare un dibattito politico-culturale a tutto tondo, toccando le tematiche che stanno più a cuore ai giovani, è stato raggiunto. Il messaggio dai giovani ai giovani c’è stato. Forse più chiaro negli intenti che nei progetti effettivi ma le premesse ci sono, senza grandi sorprese negli schieramenti ideologici di appartenenza. Vedremo alle urne chi verrà incaricato della loro realizzazione.