Manifestazione “No green pass” Cesena: fiasco totale

Diversi cittadini si recano in stazione per vedere la rivolta ma non c'è nessuno. Nessun manifestante si trova sul posto, fino a poco fa. La stazione vuota lascia posto solo ad agenti della polizia locale e carabinieri che erano stati avvisati dell’illegale iniziativa. Che il vuoto totale fosse tutto premeditato?

Forse il movimento non è così sprovveduto. Se l'intento era quello di creare disagi alle forze dell'ordine, ci sono riusciti. Persone curiose sul posto per osservare la protesta tornano a casa immediatamente. “Una perdita di tempo” dice qualcuno. Altri sbeffeggiano il movimento contro il certificato verde, divenuto oggi d'obbligo per treni, aerei e scuole.

Una dozzina tra comandanti e agenti bloccano gli ingressi della stazione e permettono di entrare solo a chi è provvisto del biglietto per un treno. Alcuni uomini sono collocati nel sottopasso che collega Vigne e stazione. Le forze dell'ordine si chiedono quale fosse il senso di quest’allarmismo. “Siamo stati avvisati relativamente tardi ma non c'è comunque nessuno - racconta un poliziotto -. In città ci sarebbe meglio da fare”.

Spettatori e giornalisti raccontano di aver saputo che la manifestazione si terrà domani. Tutto è incerto. Oggi si sarebbe dovuta tenere dalle 14,30 fino a sera, nelle stazioni di 54 città italiane, tra cui Cesena e Forlì. La proposta di ribellione era spopolata nei giorni scorsi sul social Telegram, con data il 1° settembre. In ogni città si è declinata in modi differenti. Nei capoluoghi maggiori, qualcuno si è presentato, ma i numeri e la pericolosità degli eventi sono inferiori a quanto stimato. In città più piccole come Cesena non è successo nulla.

Che il fattore fondamentale della quiete in stazione sia la tranquillità di Cesena o il bel tempo non è noto. La stazione continua la sua funzione e non riecheggiano grida di protesta.

Nelle foto qui sotto, altri scorci dell'area della stazione vuota