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Associazione Amici della Biblioteca Malatestiana

Marino Biondi commenta "M. Il figlio del secolo" di Scurati

Un grande successo letterario, un romanzo-documentario sulla figura controversa di un dittatore e statista che ha permeato di sé un’epoca. Sul libro del momento, ossia “M. Il figlio del secolo”, che ha fatto vincere il premio Strega 2019 ad Antonio Scusati , Marino Biondi (docente di letteratura all’Università di Firenze) terrà domani pomeriggio una conferenza al palazzo del Ridotto

Marino Biondi commenta "M. Il figlio del secolo" di Scurati

Un grande successo letterario, un romanzo-documentario sulla figura controversa di un dittatore e statista che ha permeato di sé un’epoca. Sul libro del momento, ossia “M. Il figlio del secolo”, che ha fatto vincere il premio Strega 2019 ad Antonio Scurati, terrà una conferenza Marino Biondi, docente di letteratura all’Università di Firenze e conferenziere brillante che cattura l’attenzione di un uditorio vasto e composito.

L’appuntamento,  organizzato dall’associazione Amici della Biblioteca Malatestiana, è per domani (venerdì 17 gennaio 2020 alle ore 17) nella Sala Sozzi del Palazzo del Ridotto. Marino Biondi sarà introdotto da Giordano Conti e converserà sul tema con Elide Giordani.

L’argomento travalica l’opera letteraria di Scurati per un excursus su “Romanzo e realtà del fascismo storico”. “Nessun personaggio, nessun fatto, nessun dialogo - commenta Marino Biondi a proposito del libro di Scurati -  appare in questo romanzo che non sia stato accreditato da una testimonianza storica. Il grande modello retrospettivo è Alessandro Manzoni, e i suoi componimenti misti di storia e invenzione, con la differenza che qui non sono contemplati personaggi d’invenzione. Chi entra in questo romanzo, dalla porta principale o dalle porte di servizio, è appartenuto, con le più varie sfumature di significato e ai più diversi livelli, uomini politici liberali e tribuni rivoluzionari, avventurieri e varia genia di spostati, alte gerarchie militari e arditi della Grande guerra, poeti e intellettuali, opportunisti e oppositori, canaglie e sicari, alla storia del nostro paese. In questa fusione di verità storica ed emozionalità romanzesca, didattica storica e intrattenimento narrativo, sta l’originalità dell’opera, non solo sotto un profilo strutturale ma come proposta narrativa quanto più ancorata alla storia, in un tempo di preoccupante destorificazione del passato”.

Fonte: Comunicato stampa
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