Ciclismo
Nuovo libro per il fotoreporter Sirotti
Fotografo da trent'anni, Stefano Sirotti segue il Giro d'Italia dal 1998. Nel volume ha raccolto 45 edizioni della gara ciclistica, includendo le foto del padre Emanuele
Foto, sport, fatica, il Bel Paese dalle Alpi ai mari isolani, la corsa ciclistica che dell’Italia è emblema e storia vissuta. Tutto è compreso sotto forma di immagini indimenticabili nel volume “45 Giri: 1976-2020: il Giro d’Italia”.
Autori del volume, edito da Kriss, sono il fotoreporter cesenate Stefano Sirotti e Alessandro Freschi, collezionista di foto, cartoline e di ciclismo e altri sport. Nel 2020 gli stessi hanno pubblicato “Trenta Tour”, raccolta di scatti al Tour de France.
Stefano Sirotti, con l’impresa di fotografo associata a Confartigianato, iniziò ad affiancare il padre Emanuele, morto nel 2015, che gli trasmise passione, erudimenti, tecnica dello straordinario mestiere artigianale del fotografo. Una serie di saperi che la dinastia Sirotti ha coniugato con l’amore per lo sport a lungo più popolare nel Paese, insieme al calcio: il ciclismo.
Stefano Sirotti, 44 anni, iniziò ad apprendere l’arte della fotografia a 13 anni. Ha vissuto da fotoreporter 29 Giri d’Italia, 30 Tour de France e 17 Vuelta di Spagna, ma ha immortalato i campioni anche alle Olimpiadi. La sua arma è stata prima Minolta e poi Nikon. Le sue foto, un milione, sono i digitalizzate sul sito www.sirotti.it.
Il padre Emanuele era da ragazzo tifoso di Fausto Coppi, ma ammirava anche il suo competitore Gino Bartali. Stefano è entrato in contatto professionale con tanti ciclisti e ne ha amati e ammirati tanti, in particolare il pirata Pantani, che vinse il Giro d’Italia nel 1998, il primo che Sirotti seguì, poco più che ventenne, insieme al padre.
“Il libro sui 45 anni di Giro d’Italia - informa Sirotti - raccoglie le fotografie scattate da mio padre e me mettendo nel mirino del flash grandi campioni, le loro gesta sportive e i maestosi scenari del Belpaese. Tra i testi figurano i contributi di tanti artefici del Giro, campioni come Nibali, Bugno, Baronchelli e tanti altri, che hanno attraversato le epoche”.
Sirotti è appena ripartito per seguire e immortalare con i suoi scatti la nuova edizione del Giro che il 20 maggio prossimo approderà a Bagno di Romagna, quattro anni dopo il passaggio nell’Alta Valle del Savio.
"L’anno scorso si corse ad ottobre, con un’atmosfera inedita: è maggio il mese del giro - afferma Sirotti - e la pandemia tuttora in corso ebbe ripercussioni sull’esito della gara. Fino al 2015 l’ho seguito in moto, accanto ai corridori. L’immagine scolpita nella memoria? Il grande Pantani che fa da gregario a Stefano Garzelli sul mitico colle Izoard, non avrei smesso mai di scattare".
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