emergenza sanitaria
Oltre duemila buoni spesa erogati, esaurito il budget a disposizione per Cesena
Sono 2002 le richieste di Buoni spesa presentate agli Uffici comunali da parte di tutti i cesenati che riscontrano difficoltà economiche a seguito dell'emergenza sanitaria in corso.
Sono 2002 le richieste di Buoni spesa presentate telefonicamente e telematicamente agli Uffici comunali da parte di tutti i cesenati che riscontrano difficoltà economiche a seguito dell'emergenza sanitaria in corso.
Nella mattinata di oggi sono state inserite 28 domande e alle ore 12, terminato il budget a disposizione, i canali ad uso pubblico sono stati chiusi.
“Con una procedura già rodata – commenta il sindaco Enzo Lattuca – e adottata, sul nostro esempio, anche da altri Comuni italiani, siamo riusciti a dare una risposta immediata a un bisogno crescente di tanti cesenati che mai, prima d’ora, si erano ritrovati in una situazione di difficoltà economica tale da non riuscire nemmeno a fare la spesa. A nostra disposizione le risorse del Governo, 515 mila euro (di cui 36 mila euro destinati alle Associazioni del Terzo settore), i 50 mila euro dei Quartieri, e altre donazioni di privati, tra queste quella di Hippogroup, che ringrazio nuovamente. Dall’apertura delle linee telefoniche e dei canali telematici, i nostri 20 volontari hanno dovuto far fronte a migliaia di richieste. Fino a questa mattina i nostri centralini erano bollenti e non sono mancati i momenti in cui il sito del Comune era ko per il traffico eccessivo di utenti. Nonostante qualche piccola criticità siamo riusciti a gestire tutte le ricerche e sono gli stessi cittadini beneficiari a confermarci che tutto è andato a buon fine”.
Il 67% delle richieste pervenute sono state presentate da famiglie italiane, il 25,8% da cittadini extracomunitari residenti a Cesena e il restante 7,2% da cittadini UE. La media per buono spesa è di 250 euro.
A tal proposito, si ricorda che il buono alimentare è stato caricato sulla tessera sanitaria dei cittadini, che in questo modo hanno potuto fare la spesa in tutti i negozi di alimentari e supermercati convenzionati (la cui lista pubblicata sul sito del Comune è in costante aggiornamento). La determinazione del buono varia a seconda dei componenti del nucleo familiare: 1 componente 130 euro, 2 componenti 204, 3 componenti 265, 4 componenti 320. Dal quinto componente si sommano ulteriori 46 euro (+ 20 euro per ogni minore presente, + 50 euro per ogni disabile presente).
La maggior parte dei beneficiari attualmente si trova in una condizione di inoccupazione o di indigenza. Oltre 500 richiedenti invece sono in attesa di ammortizzatori sociali non ancora liquidati.
Tra le ragioni delle difficoltà economiche: sospensione o forte contrazione dell’attività economica autonoma, perdita di lavoro precario, mancato inizio di lavoro stagionale, perdita di lavoro senza ammortizzatori sociali.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento