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Per la E45 il viceministro Cancelleri assicura: "È in atto un cambio di passo"

Confermati gli investimenti di manutenzione programmata fino al 2023 per un totale di un miliardo e 600 milioni di euro

Da sinistra nella foto: il sindaco di Bagno di Romagna, Marco Baccini; il vicesindaco di Cesena, Christian Castorri; il viceministro delle Infrastrutture, Giovanni Carlo Cancellieri; l'ingegnere di Anas, Aldo Castellari

“Un cambio di passo per la E45”. Lo ha assicurato questa mattina in Comune a Cesena il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti Giovanni Carlo Cancelleri che lo ha definito “molto importante”. Ci saranno, da qui in avanti, un maggiore impegno del Governo per seguire i lavori in programma e da parte di Anas che ha svelato il calendario degli interventi per una cifra importante: un miliardo e 600 milioni di euro, quelli previsti dal programma 2016-2023.

La conferenza stampa è stata introdotta dal vicesindaco di Cesena, Christian Castorri, dopo il sopralluogo sui cantieri effettuato dai tecnici Anas e dal viceministro, accompagnato dai sindaci del territorio. “Il Governo ha mantenuto l’impegno di rivedersi sul territorio – ha detto Castorri – dopo l’incontro al Ministero svoltosi il 20 novembre scorso. Vogliamo tutti offrire risposte concrete ai cittadini. E lo dobbiamo fare assieme perché le infrastrutture non sono di un ente o di un altro, ma sono di tutti”.

“I lavori sono molto complessi – ha aggiunto il viceministro -. Oggi di certo si vivono disagi, ma i miglioramenti si vedranno di certo. Il cronoprogramma messo in campo verrà rispettato”.

“L’obiettivo – ha sostenuto l’ingegner Aldo Castellari, responsabile Anas della struttura tecnica Emilia Romagna – è quello di portare a zero il gap manutentivo. Si tratta di un intervento che sulla E45-E55, un’arteria così importante per questi territori dal Lazio al Veneto, non si è mai visto di questa portata e riguarderà i viadotti, le pavimentazioni e le barriere. Per quel che riguarda l’asfalto, non si copriranno più le buche come si è sempre fatto fino ad ora. Ma come potete vedere dai cantieri in essere anche qui a Cesena, si sta rifacendo tutto il fondo, fino a un metro e 20 centimetri di profondità”.

I cantieri sono partiti nel 2017 – ha proseguito Castellari – e avranno un’accelerazione nei prossimi anni. Per migliorare la viabilità ordinaria, Anas sta tornando a gestire le provinciali che corrono lungo la valle del Savio e anche sul lato toscano, la cosiddetta ex Tiberina 3bis, la provinciale 137. In questo modo il gestore delle strade dovrebbe riuscire a programmare meglio le chiusure e gli spostamenti del traffico da una strada all’altra”.

Da marzo prenderanno l’avvio i lavori sul versante toscano per riaprire il tratto tra Verghereto e Pieve Santo Stefano, chiuso da 20 anni. “Nell’arco di 5-6 mesi contiamo di riaprire la strada, per un investimento di due milioni di euro, ha aggiunto il dirigente Anas.

Il sindaco di Bagno di Romagna, Marco Baccini, ha ringraziato per la presenza sul territorio sia del Governo sia di Anas. Ha anche ribadito la volontà di seguire l’andamento dei lavori, vista l’importanza che l’intera arteria ricopre per tutta l’economia locale. “Si convochi almeno due volte l’anno un tavolo di lavoro”, è la stata la richiesta del primo cittadino. Il viceministro, in precedenza, aveva assicurato la sua presenza almeno una volta al mese.

Lo stesso Cancelleri, in chiusura, ha ribadito: “Stiamo radicalmente cambiando la E45. Il primo tratto fruibile sarà quello tra Ravenna e Cesena, come alcuni già avranno potuto notare. Stiamo accendendo un fare di maggiore attenzione, per stare accanto a chi sul territorio deve dare risposte concrete ai cittadini. Il cambiamento di attenzione sulla viabilità secondaria ci consentirà di essere più snelli e più agile nella gestione dei cantieri”.

Come da programma dei lavori consegnato ai giornalisti, gli investimenti per la manutenzione programmata sull’intero asse Orte-Mestre, già previsti per almeno un centinaio di milioni di euro per il 2019, avranno un’impennata notevole nel 2021 con quasi 300 milioni, per arrivare agli oltre 400 milioni nel 2022 e oltre i 450 nel 2023.

Magari questa tabella di marcia subirà dei ritardi, come dicono anche da Anas, ma la strada, finalmente (forse), sembra tracciata.

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