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Emergenza sanitaria

Piade e crescioni in omaggio ai sanitari del Bufalini

Piadine e crescioni speciali donati a medici, infermieri e personale sanitario dell'ospedale Bufalini di Cesena. Speciali per la cura con cui sono stati preparati, farciti e consegnati di persona, con il sorriso sotto le mascherine

Nella foto Adi Tola e la moglie Alma, questa mattina al Bufalini

Piadine e crescioni speciali donati a medici, infermieri e personale sanitario dell'ospedale Bufalini di Cesena. Speciali per la cura con cui sono stati preparati, farciti e consegnati di persona, con il sorriso sotto le mascherine.
Protagonisti del gesto di solidarietà sono Adi Tola, 47 anni, nato in Albania, titolare del chiosco del Savio di Cesena, associato a Confartigianato, e la moglie Alma, che questa mattina hanno effettuato il dono al personale del Bufalini.

"L'abbiamo fatto anche nei giorni scorsi - afferma Adi -: per noi è un onore, un piacere e un dovere potere esprimere con questo gesto di affetto il ringraziamento ai nostri sanitari che sono in prima linea per combattere il virus e salvare le vite umane. Abbiamo aperto il  chiosco l'8 gennaio e in questo periodo dell'emergenza siamo chiusi al pubblico però lavoriamo e consegnamo piadine farcite e crescioni a domicilio. Mia moglie sta ai fornelli e io faccio le consegne; certo non è facile, ci siano attrezzati da una settimana. Ma siamo ottimisti e fiduciosi, i  clienti sono contenti, si sentono presi in cura. Serve positività, tutti possiamo essere utili. Speriamo di poter ripartire a maggio, come si dice, insieme ai ristoranti, tenendo aperti i chioschi".

Tola ripercorre poi la sua storia: "L'Italia ci accolse con ospitalità, io vivo qui dal 1992 e mia moglie dal 1996 e serbiamo un sentimento di profonda gratitudine. I nostri figli di 17 e 12 anni sono nati in Italia, un paese a cui siamo grati e che sentiamo nostro. Abitiamo a Gambettola dove stiamo bene e ci siamo integrati. Per tanti anni abbiamo lavorato nel settore delle pasticcerie e ci siamo messi in proprio col chiosco, Confartigianato col suo staff ci è stata molto vicina. Il chiosco aveva un ottimo avviamento e tanti clienti che anche in questo periodo ci chiamano per ordinare a casa piadina e crescioni. Quanto alla pandemia, stiamo rispettando le prescrizioni e possiamo fare magari poco per gli altri, solo donare i prodotti del nostro lavoro, ma lo facciamo con tutto il cuore per dire grazie a chi sta curando i malati del virus".

Fonte: Comunicato stampa
Piade e crescioni in omaggio ai sanitari del Bufalini
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