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Un nuovo ecografo donato da Sidermec alla Radiologia dell’Ospedale Bufalini

Lo strumento consentirà di eseguire esami direttamente al letto del paziente e inviare i dati in tempi rapidi via wi fi

Un nuovo ecografo donato da Sidermec alla Radiologia dell’Ospedale Bufalini

 

Non si ferma la solidarietà della società civile a sostegno degli ospedali della Romagna. E così, dopo il robot chirurgico, una nuova donazione va ad implementare ed innovare il parco tecnologico già all’avanguardia, dell’ospedale Bufalini di Cesena.

Si tratta di un ecografo portatile carrellato di ultima generazione, donato alla Radiologia dell’Ospedale Bufalini dall’azienda Sidermec, di Sant’Angelo di Gatteo.

La cerimonia di consegna e ringraziamento si è tenuta nei giorni scorsi presso il reparto, in presenza, del dottor Bisulli, direttore dell’unità operativa, con la sua équipe medica, della direzione infermieristica e tecnica e della direzione dell’Ufficio fundraising, che hanno accolto e ringraziato uno dei titolari dell’azienda Sidermec, Alessandro Buda, insieme alla figlia Eleonora, responsabile marketing.

La Radiologia di Cesena è un reparto ad elevata complessità tecnologica dotato di tre TC, una RM, apparecchi radiologici polifunzionali oltre a diversi ecografi di fascia alta per l’utilizzo ambulatoriale e di pronto soccorso. Questa attrezzatura va ad implementare il parco tecnologico, consentendo di innovare con la possibilità di fare ecografie direttamente al letto del paziente.

Il nuovo ecografo è dotato di un’elevata precisione di immagine, con software dedicato anche all’acquisizione di esami ecografici con mezzo di contrasto, per lo studio dell’addome, del torace oltre che per quello dei tessuti superficiali, grazie alla presenza anche di una sonda lineare a elevata frequenza.

Consentirà di eseguire con maggiore facilità ecografie al letto del paziente, per la presenza di una batteria che garantisce una continuità di utilizzo sia all’interno dell’ospedale Bufalini che  all’esterno a domicilio del paziente, ma anche per la possibilità di ricevere i dati anagrafici via wifi e di inviare il risultato dell’indagine, in tempo reale, all’archivio informatico digitale aziendale Pacs per la fruizione delle immagini da parte di tutti.

“L’anno scorso - ha dichiarato il dottor Bisulli, direttore della  Radiologia -   abbiamo espresso il desiderio di sostituire un ecografo portatile ormai vetusto, con un ecografo di nuova generazione che ci consentisse di rimanere aggiornati anche rispetto alle apparecchiature impiegate per eseguire ecografie al letto dei pazienti, in un contesto in cui la prossimità delle cure diventa un obiettivo costante e quotidiano da perseguire, sia nella medicina territoriale che in quella ospedaliera, soprattutto per la diagnosi a favore dei pazienti più fragili e con patologie oncologiche, che faticano ad essere spostati dal letto.

Siamo molto grati a Sidermec perché ha risposto prontamente al nostro appello, tramite l’Ufficio di fundraising.

Grazie a questa donazione, oggi possiamo mettere i medici radiologi nelle condizioni di sfruttare l’innovazione tecnologica per essere sempre più a contatto con il paziente, nel suo ambiente di cura, per assecondare le esigenze sia dei reparti ad elevata intensità di cura che di quelli oncoematologici.  Credo - continua  Bisulli - che anche questo possa definirsi “Fattore R”, orgoglio romagnolo, parlare all’unisono tra professionisti e società civile, capirsi all’istante per venirsi incontro tra chi ha di più e chi può maggiormente creare valore per i servizi”. 

“Abbiamo accolto da subito con favore la richiesta dell’azienda sanitaria – sono le parole di Alessandro Buda - perché da sempre obiettivo di Sidermec, è quello di dare sostegno al territorio, attraverso una serie di azioni di solidarietà in vari ambiti, dallo sport, alla cultura alla salute. L’intenzione, in particolare con questa donazione, è stata quella di dotare l’ospedale e gli operatori sanitari di tecnologia avanzata, che possa rappresentare un valore aggiunto nella cura dei pazienti, per rendere concreto quel principio che vuole la qualità delle cure connotata da specializzazione ma anche da prossimità di cura”.

Si è unita ai ringraziamenti anche a nome della direzione aziendale, Elisabetta Montesi, direttrice Unità operativa Accoglienza, fundraising e marketing. “Questi gesti di generosità - ha affermato - rappresentano un’attestazione di profonda vicinanza da parte di chi dona e una unità di intenti tra ambiente sanitario e imprese, alimentano  sinergie  e creano fiducia, elementi fondamentali per poter continuare a garantire elevata qualità dell’assistenza in un contesto economico attuale, molto difficile per la sanità pubblica”.

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