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Una nuova casa per Assocuore

Dalla sua fondazione, Assocuore si è distinta per innumerevoli iniziative. Come il contributo di 270mila euro donato nel 2006 per l’allestimento della sala di emodinamica al ‘Bufalini’, che ha consentito all’ospedale cesenate di effettuare un’attività indipendente di coronarografie e di angioplastiche coronariche

Una nuova casa per Assocuore

Una nuova casa per Assocuore, l’associazione nata nel 1985 per iniziativa di Vittorio Montanari e di un gruppo di amici e medici al fine di promuovere la conoscenza e la prevenzione delle malattie cardiovascolari. È stata inaugurata oggi pomeriggio la nuova sede in Galleria Oir, che è stata donata all’associazione dal socio Massimo Montanari, figlio del fondatore. Al taglio del nastro, molto partecipato, il presidente Flavio Tartagni (ex direttore dell’Unità operativa di Cardiologia all’ospedale ‘Bufalini’) ha presentato i prossimi progetti dell’associazione. “All’inizio del 2024 partirà un corso di formazione rivolto a mille studenti delle scuole superiori e del Campus universitario sul pronto intervento di arresto cardiaco, con il coinvolgimento del personale del 118. Per garantire la gratuità ai partecipanti del corso avvieremo una campagna di crowdfunding – ha affermato –. Inoltre, la nostra associazione sosterrà le spese di alloggio per due specializzandi provenienti dall’Università di Ferrara, nell’Unità operativa di Cardiologia di Cesena”.

Dalla sua fondazione, Assocuore si è distinta per innumerevoli iniziative. Come il contributo di 270mila euro donato nel 2006 per l’allestimento della sala di emodinamica al ‘Bufalini’, che ha consentito all’ospedale cesenate di effettuare un’attività indipendente di coronarografie e di angioplastiche coronariche. Negli ultimi anni ha portato avanti la distribuzione capillare sul territorio dei dispositivi di emergenza per consentire di intervenire tempestivamente in caso di arresto cardiaco improvviso (in totale sono una trentina, di cui 20 alle scuole). L’80 per cento di questi ultimi, infatti, si verifica in luoghi pubblici e la velocità nell’intervento è fondamentale: solo un accesso rapido a un dispositivo defibrillante garantisce adeguate probabilità di sopravvivenza. Nei mesi scorsi ha donato altri due defibrillatori automatici al Comune di Cesena a servizio del centro storico: a quelli già presenti in piazza Almerici e ai giardini Savelli, si sono aggiunti quelli sotto il loggiato comunale e in piazza della Libertà.

All’inaugurazione è intervenuto anche il sindaco Enzo Lattuca. “Abbiamo bisogno di associazioni a supporto del sistema pubblico, in questo caso del sistema sanitario; di persone che non vivano sole ma che diano il proprio contributo alla comunità oltre all’ambito lavorativo. C’è necessità di diffondere la cultura della prevenzione e del pronto intervento”, ha sottolineato il sindaco.

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