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Visita alla Casa dell'Upupa con Adele Briani

Sabato 27 gennaio a Sorrivoli

Visita alla Casa dell'Upupa con Adele Briani

Sabato 27 gennaio, alle 14, sarà possibile visitare la Casa dell’Upupa (piazza Roverella 13, Sorrivoli) di Ilario Fioravanti con la guida di Adele Briani, vedova Fioravanti, che accoglierà i partecipanti alla passeggiata e a ripercorrere la vita e le opere del marito.  

La casa dell’Upupa, il cui nome deriva da alcune upupe che vi fanno il nido, si trova nelle colline cesenati, in località Sorrivoli, ed era la casa-studio dell’artista. La suggestiva costruzione in mattoni, collocata tra i due archi del borgo di Sorrivoli, in passato custodiva l’antico frantoio: sono ancora visibili due macine nel giardino e in prossimità dell’ingresso. La casa fu acquistata negli anni ‘60 dall’artista-architetto per crearvi il rifugio per sé e per le sue opere. Tutt’ora l’edificio, dotato di travi in legno e mattoni a vista, custodisce una mostra permanente con centinaia di sculture e opere su carta. Completano la casa-museo un giardino d'artista con opere in bronzo. 

Alla passeggiata, gratuita, sono riconosciuti 3 Cfp con accreditamento a cura dell’Ordine degli architetti Ppc di Forlì-Cesena. 

L'iniziativa fa parte del progetto “Ilario Fioravanti. Architettura come arte” presentato il 15 dicembre scorso con l’inaugurazione del percorso espositivo fruibile in Galleria del Ridotto. Dopo aver approfondito le opere dell’architetto e scultore presenti a Cesena, anche questo secondo evento, immersivo e di studio, teso a far conoscere più da vicino il genio del maestro cesenate scomparso nel 2012, è promosso dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, in collaborazione con Comune di Cesena, Archivio Architetto Ilario Fioravanti e Casa dell’Upupa, che rinnovano l’appuntamento con le passeggiate e sui “luoghi di Ilaria Fioravanti”. 

Ilario Fioravanti (Cesena 1922 – Savignano sul Rubicone 2012) unisce l’attività di scultore e pittore con la professione di architetto, che ha esercitato dal conseguimento della laurea nel 1949 fino al 2011. Dopo il diploma all’Istituto Tecnico Commerciale (1941), si concentra nello studio autonomo per il conseguimento del diploma presso il Liceo Artistico di Bologna (1942-1943), che gli permetterà l’iscrizione alla facoltà di Architettura di Firenze dove si laureerà con una tesi per un mercato ortofrutticolo per la città di Cesena, con Giorgio Gori come relatore. Dopo alcuni anni di collaborazione con l’architetto Saul Bravetti, che lo vedono all’inizio degli anni Cinquanta coautore dei progetti di sistemazione dell’area della Biblioteca Malatestiana e del Cimitero monumentale di Cesena, Fioravanti intraprende una carriera professionale autonoma, senza tralasciare l’interesse per la figurazione e le arti. All’attività professionale di architetto affiancherà quella di insegnante di disegno di scuola media (fino al 1977) e le attività di pittore, incisore, disegnatore e scultore, che lo vedranno impegnato fino alla sua morte con esposizioni nazionali e internazionali. L’archivio di Ilario Fioravanti Architetto restituisce l’immagine di un professionista colto, attento al disegno dello spazio pubblico così come al controllo del dettaglio architettonico. Progetti di spazi pubblici e privati, civili e religiosi, esterni e interni, chiese, conventi, caserme, scuole, abitazioni, arredi di interni e urbani, attività commerciali, negozi e alberghi sviluppati dal 1949 al 2011 dimostrano, attraverso schizzi e disegni a mano libera, come la rappresentazione sia sempre stata una costante della sua vita. 

La mostra nella Galleria del Ridotto. L’esposizione, curata da Stefania Rössl, Ulisse Tramonti e Annalisa Trentin, gode del patrocinio dell’Ordine degli Architetti della provincia di Forlì-Cesena, della Federazione Ordini P.P.C. Emilia-Romagna e del Comune di Mercato Saraceno. Il percorso espositivo comprende le fotografie di Michele Buda, Guido Guidi, Francesco Raffaelli e Massimo Sordi. Le fotografie degli itinerari sono a cura di Enrico Mambelli. La mostra sarà fruibile fino al 3 marzo nelle giornate di giovedì e venerdì dalle 16 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19. Ingresso gratuito.

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