Parco Eolico: " solo il sintomo di un problema più grande"

"In questi giorni tanto si sta dibattendo sull’ipotesi di installazione del Parco eolico, denominato Ignes, al largo della costa romagnola, con coinvolgimento anche di Cesenatico. Gran parte del confronto è concentrato sull’impatto dal punto di vista turistico – come lecito – e sul fatto che gli enti locali non siano stati coinvolti, apprendendo la cosa dai giornali, come denunciato dai comuni di Cesenatico e di Cervia".

A dirlo con una nota congiunta pervenuta in redazione sono Cna Est Romagna e Confartigianato Cesenatico. 

"A nostro avviso - scrivono - il problema va oltre a questo. Confartigianato e Cna si chiedono quale sia la strategia di fondo nel territorio romagnolo. Esiste una visione che 'tiene insieme' un progetto vocato alla sostenibilità e al turismo? Se esiste, quali azioni sono state messe in atto per coinvolgere le imprese?

Quel che appare, purtroppo, è un approccio un po’ schizofrenico, che pare non tener conto della visione d’insieme e in cui si pensa di poter mettere a terra azioni come queste, senza il coinvolgimento del tessuto imprenditoriale. Sia nel turismo, sia nell’innovazione, le imprese del territorio vanno coinvolte, non solo perché possono dire la loro, ma perché qualunque sia la strategia adottata, passerà per forza di cose dal coinvolgimento delle imprese stesse."

"Nel caso specifico del Parco eolico - concludono - forse esiste ancora la condizione per colmare una mancanza informativa e coinvolgere i territori e le imprese in essi insediati. Rimane però il principio, per cui appare ancor poco chiara la strategia di fondo adottata su un territorio importante come quello romagnolo, che può essere motore di crescita, ma con una visione chiara, che coinvolga tutti i protagonisti, a partire dal tessuto imprenditoriale".