"Pronto sono Renato"

“Buongiorno, sono Renato”.

Se non fossi stata preavvisata che avrei ricevuto una telefonata da Renato Zero, a sentire quel saluto avrei risposto “… e io sono Lady Gaga…”.

A raccontare l’aneddoto è Mirna Casadei, figlia di Raoul. Qualche giorno fa la donna ha ricevuto una telefonata da Renato Zero. Oggetto della chiamata, Raoul, cui l’ex sorcino, durante i suoi concerti (è in corso il tour che ha fatto tappa il 25 e il 26 marzo a Bologna) dedica un omaggio, come anche ad altri volti dello spettacolo e dell’arte, proiettandone il nome sulla scena mentre canta “Amico” (foto). Un modo per trasmettere il messaggio di questi artisti, che anche dal punto di vista umano hanno lanciato messaggi importanti, da ricordare.

La figlia del Re del liscio aveva scritto a Renato Zero per ringraziarlo del gesto rivolto al padre e l’artista ha voluto ricambiare il gesto.

“Come ho detto anche a lui, il babbo – racconta Mirna – aveva una predilezione per Il carrozzone di Renato Zero, la cantava a casa e la ricordava spesso, perché secondo lui rappresentava perfettamente il mondo dello spettacolo con tutta la sua varietà e bellezza”.

“Renato mi ha detto di aver inserito Raoul, tra gli artisti da ricordare, per la sua positività, capacità di sorridere e vivere con entusiasmo. Qualcosa che abbiamo un po’ perduto. Raoul portava la bandiera della Romagna, ma queste doti in realtà rappresentavano tutta l’Italia, e vanno riscoperte e trasmesse, soprattutto alle nuove generazioni. Negli anni '70 mio padre invitò Renato Zero a tenere un concerto alla Ca' del liscio, e lui venne. Raggiunse la bassa con tutte le sue piume di struzzo e i suoi successi. Io ero piccola e lo ricordo bene. Fu un grande evento e Raoul era modernissimo già allora”.

Come si è conclusa la telefonata?

“Con un appuntamento qui in Romagna, nel recinto, per conoscerci di persona. Lo aspettiamo”.

Nella foto, Mirna Casadei