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Al Sigep i gelati del gelatiere cesenate Leoni

Il gelato botanico con tra gusti a base di acque termali, acqua di fratta Terme e del Chiardovo

Leoni mentre parla in conferenza

È stata una domenica di festa per i tantissimi curiosi e golosi che hanno affollato i padiglioni della Fiera di Rimini per il Sigep, manifestazione che  concluderà mercoledì 25 gennaio. Tra le novità presentate ieri, spiccano i tre gusti di gelato botanico realizzati dal cesenate Roberto Leoni. La particolarità di quest’anno è l’utilizzo di alcune tipologie di acque termali romagnole con le quali il gelatiere romagnolo ha plasmato e creato nuovi gusti dagli ingredienti vegetali. Nel dettaglio: il gelato al formaggio vegetale di mandorle è stato unito all’acqua della Fratta Terme, mentre l’avocado siciliano ha “incontrato” i fiori di acacia e l’acqua del Chiardovo di Bagno di Romagna. Il tris si completa con la tipica nespola romagnola insieme ai fiori di sambuco e l’acqua Vittoria di Riolo Terme. “Il gelato è arricchito di fiori – ci spiega l’ideatore - con alimenti fermentati e frutta locale. L’acqua termale fa scoprire nuovi sapori perché apporta un profumo e un gusto non consoni al mondo dell’alimentazione”.

Dopo il gelato all’acqua di mare dell’Adriatico presentato quattro anni fa, ecco per il 2023 un nuovo esperimento, ben riuscito a giudicare dai tanti che hanno provato le coppette in anteprima al padiglione dell’Associazione italiana  gelatieri. “Questa idea mi è venuta pensando al territorio e agli ingredienti che non vengono utilizzati solitamente”.

Non è stato però facile coniugare tutte le materie prime. “Il gelato botanico ha voluto mesi di lavoro e – fa presente Leoni - tante prove per utilizzare le acque termali, ma è un piacere per una professione che faccio da più di 20 anni”. Un occhio come sempre va alla tutela dell’ambiente. “Usando materie prime locali facciamo conoscere il nostro territorio al di fuori dei confini e c’è un minor impatto in termini di inquinamento”.

In casa Prodotti Rubicone, l’azienda  romagnola ha dato seguito all’impiego dello yuzu, una sorta di cedro giapponese, già presentato un anno fa. La grande novità è infatti il gusto kefir yuzu: la base di yogurt è  impreziosita dall’agrume orientale.

“Nasce dall’esperimento dello scorso anno avvenuto con il Ready yuzu – ha spiegato Alessandro Iacono, responsabile ricerca e sviluppo dell’azienda -. In questa ondata di abbinamenti abbiamo deciso di affiancare questa sorta di latte fermentato alla nota del gusto orientale dello yuzu, che ricorda il bergamotto. L’abbinamento è riuscito e – conclude - seguendo questa scia rilasceremo altri gusti”.

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